CUORE, GRINTA E ATTRIBUTI: IL CATANIA DI LUCARELLI
Diciamocelo: il Catania degli ultimi due anni, sotto di 2 gol a metà secondo tempo, difficilmente sarebbe riuscito a ribaltare il risultato. Anzi, sicuramente non ce l’avrebbe fatta. Domenica sera, però, al “Massimino” i tifosi rossazzurri hanno assistito per la prima volta dopo tante stagioni buie ad una remuntada vera e propria, frutto di sudore e tanto, tanto cuore. Prima Curiale, poi Pozzebon e Russotto: 3-2 e Sicula Leonzio sconfitta nel tripudio del vecchio “Cibali”.
Il merito? Dei ragazzi, certo, ma anche e soprattutto di chi li guida dalla panchina. Cristiano Lucarelli è il simbolo del nuovo Catania 2017-2018. Condottiero indomito, mai incline ad arrendersi e alzare bandiera bianca. L’ex attaccante del Livorno appare come la personificazione del carisma, elemento chiave mancato purtroppo alla squadra nelle ultime complicate annate. Urla, rimproveri, incitamenti, fulminando con un solo sguardo chiunque commetta anche solo una piccola ingenuità. Accontentarsi di un semplice pareggio? Mai, sacrilegio; a contare è solo la vittoria, i tre punti.
L’essenza dell’allenatore, insomma; quel quid in più che, nel corso del campionato, farà probabilmente la differenza. Ovvio, l’aspetto tecnico-tattico è destinato come sempre a farla da padrone, ma senza carattere nessun team è mai riuscito, ne mai riuscirà, a giungere al successo: tutta questione di mentalità, vincente, che Cristiano sembra possedere.
Come andrà la stagione del club dell’Elefante non è dato ancora saperlo. Una cosa, però, è certa: raramente potrà vedersi in campo una formazione arrendevole. La “cazzimma” non mancherà, almeno fino a quando a bordo campo ci sarà Lucarelli. Su questo, sì, c’è da mettere la mano sul fuoco…
(Fonte foto: calciocatania.it)
Daniele D’Alessandro