CONTINUITÀ E COSTANZA: CHE SIA LA VOLTA BUONA?
Reazione doveva essere, reazione è stata. Hanno dato i frutti sperati le “strigliate” di direttore e tifoseria a seguito dello scialbo pareggio ottenuto sul campo di Melfi. Una vittoria, quella maturata sul Lecce al “Massimino”, che può assumere i contorni della classica chiave di svolta; soprattutto se di fronte c’era la prima della classe, fino a quel momento imbattuta dopo le prime nove partite di campionato.
I rossazzurri, infatti, almeno dal punto di vista dei risultati, sembrano avere ingranato una marcia degna delle proprie ambizioni. I 9 punti ottenuti nelle ultime cinque gare rappresentano un bottino di tutto rispetto. Certo, la penalizzazione di 7 punti rappresenta ancora oggi un fardello difficile da sostenere e non lascia spazio ad alcun margine di errore. Ma il calendario, in tal senso, è alquanto benevolo.
Gli uomini di mister Pino Rigoli potranno infatti sfruttare il vantaggio del doppio turno casalingo. Domenica prossima, al “Massimino” arriverà la Paganese, un avversario di certo ostico, tuttavia alla portata di un Catania che tra le mura amiche riesce a dare il meglio di sé. Ottenere il bottino pieno rappresenterebbe un fondamentale trampolino di lancio per la scalata verso la zona playoff, ad oggi distante appena 4 lunghezze. Un distacco certamente non insormontabile, anche in considerazione della qualità di un organico che poco ha spartire con le zone basse della classifica.
Tutti postulati per cui il match di domenica, a cui seguirà la difficile trasferta di Foggia, rappresentano la prova del nove per una squadra chiamata più che mai a dare una prova di maturità. Soprattutto ai tifosi, finalmente rinvigoriti da una ventata di ottimismo dopo mesi di tormenti. Nella speranza che sia la volta buona per riportare in voga concetti – troppo spesso dimenticati – come continuità e costanza.
Antonio Longo
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