CI SIAMO: ALLE 16 SCATTA IL “LO MONACO DAY”

Le lancette scorrono a tutta velocità, l’orologio si avvicina inesorabilmente a segnare le 16. Orario in cui, dopo stagioni di difficoltà e fallimenti, il Catania tornerà ufficialmente nelle mani di colui che l’ha plasmato 12 anni fa. Sale l’attesa per  il ritorno di Pietro Lo Monaco, per tutti ‘Il direttore’. Papà che si appresta a riabbracciare il proprio figlioletto, dopo una separazione forzata e dannatamente complicata. Proprio lui, l’uomo che, in coppia con Nino Pulvirenti, ha saputo costruire passo dopo passo, mattone su mattone, la storia recente del calcio a tinte rossazzurre. Dalla storica promozione in Serie A in quel fantastico 28 maggio del 2006, alle salvezze da principio d’infarto: tutto è passato dal dirigente di Torre Annunziata. Senza dimenticare, ovviamente, i talenti scoperti nel lontano Sud America e portati qui, a crescere, alle falde dell’Etna. In principio fu Juan Manuel Vargas, “El loco”. Poi “El Malaka”, Jorge Martinez  – con la storica cessione alla Juventus nel 2010 per la cifra monstre di 12 milioni di euro – oppure “El Papu”, quel Alejandro Gomez che ancora oggi delizia i palati del pubblico di Serie A con la maglia dell’Atalanta. E gli allenatori? Nomi di livello assoluto: Zenga, Mihajlovic, Montella, ma soprattutto, “El Cholo”, Diego Pablo Simeone. Tutti approdati in Sicilia grazie alle sapienti manovre di “Petrus” e ad un’ organizzazione societaria praticamente impeccabile. Già, la società, elemento fondamentale delle famose “5 componenti” citate più e più volte nel corso di conferenze stampa incandescenti: giocatori, club, tifoseria, città e stampa. Non si è mai stancato di ripeterlo, Lo Monaco, pienamente consapevole che, per far funzionare alla perfezione una macchina del genere, tutti avrebbero dovuto recitare la propria parte. “Il nostro amministratore delegato? E’ il “Messi del Catania”, parole e musica dell’ex presidente, Nino Pulvirenti, in occasione della presentazione del magnifico centro sportivo di Torre del Grifo. Struttura meravigliosa, gemma miliare dell’ingente patrimonio costruito, con sudore e fatica, dal “direttore”.

Tutto sembrava pronto affinchè si potesse finalmente compiere il grande salto in Europa, dopo l’affermazione tra le realtà più florenti della massima serie. Qualcosa, però, andò storto. I due “innamorati” litigarono, violentemente. Motivazioni ancora ignote, finale però triste: separazione. Ognuno per la sua strada, addio. Pulvirenti riuscì a centrare il record di punti nella stagione 2012-2013, salvo poi trascinare il Catania nel baratro più totale. Lo Monaco, invece, andò prima a sbattere contro le figure ingombranti di Preziosi e Zamparini, per poi ricostruire il Messina e riportarlo tra i professionisti.

Si sà, però, che “certi amori non finiscono…fanno dei giri immensi e poi ritornano”.Già, è proprio vero. Il legame tra Lo Monaco e i colori rossazzurri non si è mai spezzato. Mai. Passione vera, pronta a riscoppiare ufficialmente alle 16 di questo pomeriggio. Pietro e il Catania si diranno di nuovo sì, a casa loro. Appuntamento a Torre del Grifo, impossibile mancare. Il Catania riparte. Stavolta, per davvero…

Daniele D’Alessandro

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