CATANIA, È SEMPRE PIÙ CRISI: TERZA SCONFITTA CONSECUTIVA

Due sconfitte di fila che hanno relegato il Catania fuori dalla zona play-off e, come se non bastasse, il calendario pone i rossazzurri ad affrontare la Paganese in casa propria, vogliosa dei tre punti per scavalcare proprio i siciliani.

Gli etnei scendono in campo senza riuscire mai a far propria la partita. Dall’altra parte, infatti, vi stanno i padroni di casa che gestiscono il gioco ed imbastiscono la manovra. Pisseri è l’unico ad essere sufficiente nella prima frazione di gioco, tanto che, come al solito, si deve rendere protagonista con un paio di parate che sventano i pericoli. Ciò non basta, però. I campani colgono il vantaggio al 35′ con uno stacco di testa da parte di Alcibiade su corner. Errore gravissimo della retroguardia rossazzurra praticamente tutta schierata, che si fa infilzare come uno spiedino. Il Catania, comunque, è reo di non aver sfruttato sue clamorosi contropiedi con Tavares e Pozzebon che, nel momento in cui fossero stati trasformati in gol, avrebbero sicuramente modificato il risultato in favore della propria squadra. Inoltre, anche Marchese va due volte al tiro, ma ciò non sortisce l’effetto di insaccare la porta difesa dall’ex Liverani.

Nella ripresa, a dir poco inaspettatamente, arriva la reazione degli ospiti. Al 54′, infatti, Di Grazia s’inserisce in area e, con un pizzico di fortuna, trova la deviazione di Carillo per l’autorete che vale il momentaneo 1-1. Il Catania, perciò, si sveglia. Entra in campo Russotto, che permette di dare uno strappo alla manovra offensiva e, poco più tardi, serve una gran palla per Pozzebon che, trovandosi clamorosamente a tu per tu con Liverani, gli spara il pallone addosso. Due minuti dopo, invece, è Fornito a cercare il gol, ma il suo sinistro viene sventato in calcio d’angolo dal portiere avversario. E come se non bastasse, al 72′ arriva la consueta beffa: ancora un calcio d’angolo per la Paganese ed ancora un grossolano errore di marcatura della retroguardia difensiva, che permette a Firenze di calciare indisturbato.

Terza sconfitta di fila per un Catania sempre più in crisi. Play-off sempre più lontani per una squadra che non ci sta evidentemente più con la testa. Non basta giocare dieci minuti a partita, né aspettare le iniziative dell’avversario per giungere poi ad un abbozzo di reazione. Un gruppo senza leader in campo: è questo il Catania di oggi. Tutto il resto sono solo parole gettate al vento. Archiviare e ripartire, sempre se ne siate capaci.

Federico Fasone

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