Continuare sulla strada intrapresa. È questo il leitmotiv ribadito da Pino Rigoli in conferenza stampa in prospettiva della trasferta di domani contro la Juve Stabia. “E’ chiaro che, tracciando un bilancio di questo girone, ci aspettavamo di più dai risultati ottenuti fuori casa. Ma devo dire che nelle ultime partite abbiamo fatto dei miglioramenti in termini di gioco e occasioni create. A Siracusa abbiamo giocato una tra le migliori gare e non meritavamo certamente di perdere. Ma anche in altre precedenti occasioni, come Taranto e Reggio Calabria, meritavamo di raccogliere di più. Tuttavia sono il primo a dire che abbiamo ancora tanto da migliorare, anche se la strada è quella giusta. Ogni partita per noi è una finale e giochiamo sempre per ottenere il massimo. Domani giocheremo contro una squadra ben costruita in ogni zona del campo, con un alto grado di qualità ed esperienza. Troveremo uno stadio pieno e passionale, ma noi abbiamo i mezzi per tenere la partita aperta. Sappiamo di potercela giocare con tutti, lo dimostrano i numeri della nostra difesa e i giovani di qualità che abbiamo in rosa”. Su Di Grazia e sul reparto offensivo: “Chiunque deve dimostrare di essere in grado di giocare al meglio. Io cerco sempre la formazione migliore in base alla partita. Barisic ha recuperato ed è pienamente a disposizione. Anastasi ha avuto una contusione al torace e ha bisogno di tempo per recuperare. Paolucci non viene da un buon periodo e in queste ultime settimane ha perso un po’ di condizione. Con Mazzarani abbiamo fatto un gran lavoro di recupero, è un giocatore che veniva da un periodo lungo di fermo, ma siamo stati bravi a portarlo a dare quello che sta dando. Tuttavia sappiamo che ha ancora grossi margini di miglioramento. Su Scoppa: “E’ chiaro che avesse bisogno di tempo per ambientarsi. Ma nelle ultime partite ha offerto prestazioni di ottimo livello e anche lui rientra tra quelli che possono solo migliorare. Riguardo l’imminente sessione invernale di mercato il mister non si sbilancia: “Io mi aspetto semplicemente di poter fare di più con la rosa che abbiamo a disposizione. Sono sicuro che con gli stessi uomini e gli stesa mezzi possiamo fare molto di più”.

Antonio Longo