CATANIA, POKER DI VITTORIE
Sul campo principale di Torre del Grifo, alle 17 di oggi ha avuto luogo la quarta amichevole pre-campionato del Catania. La squadra di mister Rigoli ha battuto per 1-0 la Sicula Leonzio, società lentinese neopromossa in Serie D che fa da trampolino per giovani calciatori cresciuti nelle giovanili del Catania.
La formazione iniziale con cui il Catania è sceso in campo è stata: Pisseri tra i pali, difesa a quattro con Nava e Di Stefano laterali e Longo e Bastrini centrali, Biagianti, Di Grazia e Scoppa a centrocampo e Russotto e Piscitella a sostegno di Paolucci come riferimento offensivo più avanzato.
La prima frazione di gioco si è conclusa sul risultato di 0-0, che è indicativo dell’equilibrio tra le due compagini; infatti sono state tre per lato le occasioni degne di nota. La prima, in assoluto, è stata degli ospiti che hanno concluso verso la porta difesa da Pisseri con il catanese Andrea D’Amico. Dal lato opposto, dopo un’esitazione di Di Grazia in area di rigore, Paolucci guadagna solo un angolo (il Catania ne conquisterà ben sette nei primi 45 minuti). Al 34’ è Ricciardo a fare da protagonista con un buon inserimento e un ottimo tiro che però scheggia il palo e si perde sul fondo. Dopo pochi minuti replica Piscitella che impatta di testa, da ottima posizione, un ottimo cross di Russotto… parata ed ennesimo corner. Ancora pochi giri di lancette e si registra una nuova conclusione della Sicula Leonzio, stavolta a concludere sul fondo è Gallon. L’ultimo sussulto, invece, lo regala Bastrini che sciupa un altro preciso traversone di Russotto aprendo troppo il piatto sinistro.
La ripresa porta quattro cambi tra i rossazzurri: Martinez per Pisseri, Da Silva per Biagianti e il tandem Calil-Barisic per Paolucci e Piscitella. Dopo pochi minuti sono subentrati anche Anastasi per Di Grazia (Anastasi è così diventato la prima punta di un nuovo 4-2-3-1), gli esordienti Bucolo e Mbodj per Scoppa e Longo e Rossetti per Russotto.
Forse i troppi subentrati da una parte e dall’altra o il caldo e la stanchezza del luglio catanese, hanno reso soporifero il secondo tempo che ha fatto registrare un ritmo più blando e meno occasioni: due tiri per la Sicula Leonzio – sui quali è stato prontissimo Martinez – e due per il Catania, la prima con Calil che ha divorato di testa da zero centimetri sull’ennesimo passaggio di Russotto; la seconda al 43’ ha portato al gol vittoria di Mbodj, con un colpo di tacco in area di rigore.
Complessivamente si è visto un buon Catania, in crescita dal punto di vista fisico. Questo è confermato anche dall’ottimo lavoro di pressing nella fase di non possesso, anche di giocatori avanzati come Piscitella e Di Grazia. Da trovare ancora qualche conferma nel reparto avanzato, quello più soggetto a cambi di modulo e di interpreti. A proposito verrebbe voglia di vedere una punta vera e propria, forte fisicamente e col fiuto del gol che, fin qui, non si è vista.
In ripresa anche il rapporto con i tifosi, testimoniato dalla grande partecipazione e dagli applausi che hanno accompagnato la gara per tutti i 90 minuti.
Giuseppe Mirabella
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