Tutti uniti verso la stessa direzione. Tecnico e giocatori; giovani e senatori. Nella buona e nella cattiva sorte. Un leitmotiv che, in queste ultime settimane, risuona chiaro in casa Catania, dove quanti chiamati in causa nelle recenti conferenze stampa hanno più volte ribadito che il punto di forza di questa squadra sta in uno spogliatoio unito e coeso che nutre la massima fiducia e disponibilità verso il proprio tecnico.

In particolare, a mettere i cosiddetti “puntini sulle i” è stato proprio il capitano, Marco Biagianti, intervenuto in conferenza stampa nel post partita di Catania-Paganese, match che lo ha visto essere decisivo con una marcatura di fondamentale importanza per il proseguo della stagione. Il centrocampista fiorentino, a dispetto dalle male lingue, ha voluto smentire qualsiasi sospetto di rivalità tra giovani e non, dichiarando anzi che proprio gli under 23 rappresentano uno stimolo e uno sprono per i più “anziani”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Michele Paolucci, il quale ha prontamente dedicato vittoria e gol a mister Pino Rigoli. E se a pronunciare tali parole è un giocatore fino a questo momento spesso relegato ai margini della panchina, non ci si può non sorprendere. E, soprattutto, non si può non rimettere in discussione quell’idea – troppo spesso manifestatasi tra stampa e tifosi – che voleva una parte del gruppo sul piede di guerra con il proprio mister.

D’altra parte, è fatto noto come la Lega Pro sia un campionato dove il concetto di squadra sia un valore imprescindibile per chiunque, anche a dispetto delle qualità tecniche. Pertanto, la consapevolezza di poter contare su uno spogliatoio compatto rappresenta certamente un motivo di ottimismo per un futuro all’insegna di una pronta risalita.

Antonio Longo