Il Catania non convince ancora una volta. A Francavilla si è vista una squadra lenta, con pochissime idee tattiche e, purtroppo, con giocatori che hanno fatto pochissimo pur di guadagnare i tre punti.

In Puglia, specialmente in difesa, mister Rigoli ha inserito nella formazione le seconde linee. Ennesima occasione importante per rilanciarsi e magari conquistare un posto titolare. Così non è stato, anzi le seconde scelte si sono dimostrate, per l’ennesima volta, non all’altezza dei colori rossazzurri; stesso discorso vale per la fase offensiva: un attacco sterile, specialmente fuori dalle mure amiche, che ha segnato solo due volte contro Melfi e Reggina, dati che di certo non fanno piacere.

La squadra di mister Rigoli ha dimostrato dunque di non avere grinta e di non possedere delle “seconde scelte” adatte per un campionato difficile e lungo come la Lega Pro. Si nota una notevole differenza tecnica tra i titolari e le riserve, così da mostrarsi poco utili negli schemi dell’allenatore e, dunque, non dando un grande contributo alla squadra.

L’amministratore delegato, Pietro Lo Monaco, continuando con questo andazzo, sarà costretto a prendere provvedimenti, portando alle falde dell’Etna giocatori pronti per la categoria e motivati a conquistare una maglia da titolare, in modo da poter centrare un obiettivo fondamentale: riportare il Calcio Catania dove merita di stare. Giovanni Marchese o chi per lui sono avvisati.

Simone Cannella