CAMPLONE: “DOMANI VOGLIO UNA SQUADRA AFFAMATA”
Oggi alle ore 12.30 nella sala stampa di Torre del Grifo si è svolta la consueta conferenza stampa di mister Camplone in vista del match al “Luigi Razza” contro la Vibonese, in occasione del quale i rossazzurri sono chiamati a sfatare il tabù trasferta.
Di seguito le dichiarazioni dell’allenatore etneo.
“Per la posizione di difensore centrale non abbiamo recuperato Saporetti che è tra gli indisponibili e Mbende verrà valutato soltanto domani.
Qualora non dovessimo recuperarlo abbiamo recuperato nessuno come difensore centrale. Domani decidiamo su Mbende, ma volendo abbiamo Pino che oggi non è andato a giocare con la Berretti e Noce.
Dall’Oglio e Rizzo hanno avuto qualche problema fisico ad inizio settimana, ma si sono allenati con il resto della squadra.
Bucolo potrebbe essere una opzione a partita in corso perché non ha i novanta minuti nelle gambe.
Domani deciderò chi far giocare.
Se vogliamo far giocare insieme Di Piazza e Curiale, devo essere sicuro di ottenere da loro delle risposte anche in termini di corsa.
La fascia di capitano non è un problema, onestamente io la farei girare ogni settimana così da far responsabilizzare tutti.
Il capitano deve essere un leader dentro e fuori dal campo, non è semplicemente chi porta la fascia.
Conosco molto bene Modica, gioca a viso aperto con un 4-3-3 zemaniano dunque molto offensivo che ci lascerà spazio in campo davanti che dobbiamo essere bravi a saper sfruttare.
Le critiche a Lodi sono ingiuste. Lui in mezzo ci da le geometrie che ci servono e sono gli altri che si devono adattare e correre per agevolarlo.
Lele Catania non avrà spazio in campo, ma partirà con noi perché fa squadra e spogliatoio.
Domani dobbiamo mettere in campo un atteggiamento propositivo, cattiveria e attenzione. Voglio una squadra affamata e vorrei che finalmente svoltassimo in trasferta.
Mi aspetto delle risposte da tutti e che vengano utilizzate bene le catene di destra e sinistra.
Il reintegro di Bucolo, Biagianti e Marchese ha fatto bene alla squadra perché nessuno era contento della situazione che si era venuta a creare.
Perché tiriamo poco da fuori aerea in trasferta? Perché arriviamo poco al tiro e proponiamo poco calcio.
I centrocampisti devono fare i movimenti giusti e ruotare nelle posizioni, ma molte volte queste cose non avvengono e diventiamo prevedibili nel gioco”.
Claudio Pisi
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