CALIL DA RECORD: SECONDO SOLO A FARIAS DEL CAGLIARI

Al momento è forse uno dei giocatori più dibattuti ai piedi dell’Etna. Soprattutto per la sua collocazione tattica, per certi versi un po’ indefinita. Eppure, ad oggi, Caetano Calil rappresenta uno tra i più positivi del Catania guidato da Francesco Moriero. Lo dicono i fatti. Lo dicono, ancor più, i numeri.

Fino a questo momento sono 11 le reti messe a segno dal brasiliano che, per il secondo anno consecutivo, dopo le 16 segnature tra le file della Salernitana, si conferma bomber da doppia cifra. In particolare, nell’attuale stagione, prendendo in esame tutti i campionati professionistici d’Italia, Calil è il secondo giocatore brasiliano più prolifico. A precederlo soltanto Farias del Cagliari, finora autore di 13 gol in Serie B. Un dato curioso, certamente gratificante se si considera la tradizionale propensione offensiva dei calciatori di marca verdeoro.

Aneddoti a parte, un’analisi oggettiva non può esimersi dal rilevare l’imprescindibilità del brasiliano nello scacchiere tattico rossazzurro. Calil, infatti, è l’unico vero finalizzatore su cui oggi il Catania può contare, capace di trasformare in oro palloni sporchi di dubbia produttività. L’infortunio di Plasmati, unito all’anonimato di Lupoli – arrivato a gennaio tra grandi aspettative -, ne fanno attore protagonista di un film drammatico che vede il Catania impegnato per difendere la permanenza in Lega Pro.

Poco importa se, a ormai cinque giornate dal termine del campionato, difficilmente il brasiliano riuscirà ad eguagliare il record raggiunto lo scorso anno in Campania, nonché quello sancito con la maglia del Crotone nella stagione 2011/2012, quando con 17 reti all’attivo si consolidò come uno tra i protagonisti del campionato di Serie B. Il Catania ha bisogno di gol pesanti. Già a partire dal prossimo impegno – forse decisivo in ottica salvezza – contro la già spacciata Lupa Castelli Romani, in un “Massimino” con ogni probabilità tutt’altro che benevolo nei confronti degli uomini in maglia rossazzurra. Proprio una di quelle partite tradizionalmente spesso risolte dalla zampata di un bomber come si è rivelato essere Caetano Calil.

Antonio Longo

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