Ancora una volta, ancora lui. Nel buio pesto del “Massimino”, espugnato dal fanalino di coda Melfi, brilla solo la stella di Matteo Pisseri. Una prestazione – l’ennesima – sugli scudi per l’estremo difensore emiliano, il quale continua a confermarsi l’unico top player su cui può fare affidamento mister Petrone.

Un patrimonio dal valore inestimabile, anche in relazione alla sua scheda anagrafica. Pisseri, infatti, ha appena venticinquenne anni; un giovanotto considerando che si tratti di un portiere.

Ma non solo. Il contratto triennale con cui in estate il direttore Pietro Lo Monaco ha voluto legarlo al Catania è prova tangibile di quanto ai piedi dell’Etna si creda sulle potenzialità del ragazzo. E i fatti stanno dando certamente ragione.

E così pian piano il buon Matteo ha attirato su di sé gli interessi di squadre di categoria superiore, anche di Serie A. Sarà pertanto il mercato estivo a decretare il suo destino. Resta indubbio che, in relazione alla difficile situazione economica del Catania, sottolineata recentemente in conferenza stampa dallo stesso direttore, Pisseri può rappresentare un’importante occasione di plusvalenza. Una parola oggi entrata a pieno nel gergo calcistico, in una fase storica dove “società” è sempre più sinonimo di “azienda“.

Ma ai piedi del vulcano c’è anche la volontà di fare calcio all’insegna di parole quali progettualità e programmazione. Ed è sulla base di questi concetti che il portiere ex Monopoli potrebbe invece consacrarsi come un punto fermo del Catania che verrà.

Ma questa è un’altra storia. Il presente dice che domenica, in quel di Lecce, bisognerà a tutti costi riscattare la disastrosa debacle contro i lucani. Per la classifica e per l’orgoglio. E Pisseri sarà ancora una volta lì, a dare il suo contributo. Per la scalata verso i play-off e – ci si augura – verso la Serie B.

(Fonte foto: calciocatania.it)

Antonio Longo