IL PROSSIMO STEP
Ridimensionati nel risultato, ma non nel gioco. Così è riassumibile brevemente il commento del tecnico rossazzurro Lucarelli al termine della sconfitta per 3 a 1 subita in trasferta contro la Paganese.
Vero ed in larga parte condivisibile il pensiero del livornese, ma non senza mostrare alcune riserve.
Se il cosiddetto “gioco” a cui si allude è un atteggiamento generoso e comunque mai arrendevole, ci starebbe pure, viceversa, dando uno sguardo più approfondito, la manovra degli etnei è risultata molto vulnerabile e ancora appesa ad un filo, i cui singoli episodi risultano ancora in grado di mandare all’aria tutto quanto.
Non si vede e men che meno non si percepisce quella solidità di cui si sarebbe già dovuta vedere una decisa parvenza e se inizialmente stava funzionando il modellare gli undici riuscendo a creare, in quel momento delicato, un mix capace di rendere equilibrio ad una squadra che troppo spesso inciampava, adesso i numerosi tentativi di collocare qui e lì i calciatori forse inizia a risultare non più adatto alle esigenze che l’attuale contesto impone.
È chiaramente la difficoltà dello step successivo a cui è chiamato il tecnico: riuscire a far nuotare la squadra in mare aperto, inserendo la necessaria dose di qualità col rischio di cadere in un pericoloso effetto collaterale, cioè il mettere su una squadra senza arte né parte, come visto proprio mercoledì pomeriggio.
D’altro canto, Lucarelli sapeva benissimo che avrebbe prima o poi affrontato, come sta facendo, la situazione, e saranno le prossime settimane a dare responso.
Fonte foto: calciocatania.it
Gabriele Di Mauro