ADESSO BISOGNA SCUOTERE QUESTI RAGAZZI

Una squadra in caduta libera. Senza un corpo e un’anima. E se nei scorsi giorni si invocava alla guarigione dalla cosiddetta “pareggite”, non era certo questo l’epilogo che i tifosi del Catania si attendevano. La sconfitta maturata al “Massimino” per 0-1 contro la Casertana ha rappresentato il punto più basso toccato dai rossazzurri nell’arco della stagione. Una performance che ha messo ancora una volta a nudo un’involuzione che di giornata in giornata si fa sempre più accentuata.

Una squadra che, nelle ultime partite, ha dimostrato di non possedere il “carattere” giusto per reagire alle difficoltà. Un ingrediente eppure imprescindibile per un campionato di Lega Pro, storicamente non adatto ai deboli di cuore. Una lacuna troppo evidente, di fronte alla quale il tris dirigenziale Bonanno – Pitino – Ferrigno non si è potuto sottrarre dal prendere provvedimenti. E così, a poche ore dalla sciagurata prestazione contro i campani, si è deciso di dare il benservito a Giuseppe Pancaro.

Un cambio di rotta necessario, volto a dare uno scossone all’ambiente, soprattutto proprio in chiave caratteriale. Al nuovo allenatore il compito di trovare le motivazioni sufficienti per la battaglia finale. Quella per la salvezza, dove la superiorità tecnica lascia il tempo che trova e a fare la differenza sono requisiti come cattiveria e spirito di abnegazione. Un’inversione di tendenza invocata a chiare lettere anche dai tifosi, sempre più sul piede di guerra con la società. E, d’altra parte, il “non mollare mai” è stato da sempre uno dei primi comandamenti ben impressi nella mente del supporter rossazzurro.

Ritrovare la giusta “garra”, pertanto, potrebbe rappresentare l’antidoto per neutralizzare la depressione e ricominciare a marciare tutti verso la medesima direzione: il bene del Catania.

(Fonte foto: La Sicilia redazione sport)

Antonio Longo

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