La chiamavano Serie B
Da poco si sono conclusi i play-out validi per la salvezza e i play-off per la promozione dalla Lega Pro alla Serie B, ma quanto questa serie possa essere chiamata “B” è molto discusso, certamente né per la qualità, né per i nomi dei giocatori. La prima, come purtroppo sappiamo, dovrà essere dimostrata sul campo, dalla prima all’ultima giornata; i secondi sono ancora ipotetici, dati i pochissimi movimenti di mercato fino ad ora.
Ciò che renderà “meno cadetta” la Serie B 2015-16 sarà il blasone e la storia dei club che ne fanno parte. Di seguito ecco le 22 squadre:
A.S. Avellino 1912
F.C. Bari 1908
Cagliari Calcio
Calcio Catania
Calcio Como 1907
A.C. Cesena
F.C. Crotone
U.S. Latina Calcio
A.S. Livorno Calcio
Modena F.C.
Novara Calcio
Parma Football Club
A.C. Perugia Calcio
Delfino Pescara 1936
F.C. Pro Vercelli 1892
U.S. Salernitana
Spezia Calcio
S.S. Teramo Calcio
Ternana Calcio
Trapani Calcio
Vicenza Calcio
S.S. Virtus Lanciano 1924
Saltano subito all’occhio squadre che hanno lasciato il segno nella scorsa stagione, che sono arrivate fino all’ultimo treno per la Serie A, denominato play-off, ma che si sono dovute arrendere alla forza bolognese. Parliamo dell’Avellino, realtà affermata della Serie B, dello Spezia e della finalista Pescara che, negli anni scorsi, ha bazzicato palcoscenici più prestigiosi. A queste si aggiunge il Vicenza, società che ha dimostrato grande serietà riuscendo a creare una squadra competitiva seppur ripescata.
Tra i volti nuovi della prossima Serie B compaiono club vogliosi di riscatto e pronti a dare il massimo pur di riconquistare quella promozione nella massima serie che manca da molti anni. E’ il caso della Salernitana che dalla fine degli anni ’90 non si è più affacciata al calcio che conta; è anche il caso del Como, che salutò la massima serie nella stagione 2002-03 concludendo al penultimo posto.
Scorrendo l’elenco delle squadre del prossimo campionato troviamo il novizio Teramo, che dopo 102 anni dalla fondazione ha raggiunto la Serie B, scrivendo già una pagina importante della propria storia. A questo punto, leggendo le squadre di cui non si è fatta menzione, vengono i brividi.
Bari, società importante per una città importante. Il capoluogo pugliese vanta una squadra che ha capitalizzato 4 primi posti al fronte di 43 tornei di Serie B disputati; un’esperienza storica in Serie A, con 30 stagioni giocate.
Cagliari, un altro club per un altro capoluogo. Non è una banalità sottolinearlo dato che, un tempo, le così dette grandi piazze, facevano tutte parte della Serie A. Anche il club sardo è voglioso di riscatto dopo la tragica – sportivamente parlando – esperienza della stagione appena conclusa. Il Cagliari, dopo il 2° posto nel campionato cadetto 2003-04, ha disputato 11 tornei consecutivi nella nostra massima serie, raggiungendo anche importanti obiettivi come la semifinale della Coppa Italia (2004-05), un prestigioso 9° posto (2008-09) e la ristrutturazione dello stadio Sant’Elia, in attesa del progetto per la realizzazione del nuovo impianto.
Un altro club blasonato che si ritrova a competere in Serie B è il Livorno che, dal 2002 ad oggi, si è trovato ad alternare stagioni in Serie B a stagioni prestigiose in Serie A. L’ultima promozione del Livorno nella massima serie risale alla stagione 2012-13 quando vinse la finale play off contro l’Empoli.
A tali club si aggiungono quelli titolati, come la Pro Vercelli (7 scudetti vinti), o quelli che hanno ormai esperienza pluriennale nel campionato cadetto come Trapani, Modena, Crotone e Latina.
Discorso diverso va fatto per il Parma, in bilico tra la seconda e la quarta categoria per le note vicende societarie. Nel caso in cui si decidesse per un’ulteriore retrocessione del Parma, molti saranno i club che inoltreranno richiesta di ripescaggio, primo fra tutti il Brescia.
Insomma, comunque vada, ci sarà da divertirsi, e da combattere, dal primo all’ultimo minuto, dalla prima all’ultima giornata.
… ed infine c’è il Catania! La città, la gente e i tifosi si sentono stretta questa Serie B. Tutti già guardano il Catania come la squadra da battere, ma per rivivere le emozioni degli 8 anni di Serie A c’è da faticare e da stare con i piedi per terra e, con umiltà e preparazione, affrontare ogni avversario senza trascurare il suo blasone e la sua importanza in un campionato che si può solo chiamare “Serie B”.
Giuseppe Mirabella
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