Perfetta. Non c’è altro modo per definire la stagione della Juve Stabia: primi della classe fin dalle battute iniziali del campionato, l’11 di Castellammare infrange tutti i record, sfoggia una costanza di risultati e prestazioni senza eguali.

La vittoria di una società che, a dispetto dei problemi di inizio stagione, ha saputo creare una squadra solida attraverso il felice connubio di giovani di belle speranze e vecchie glorie. Ciro Polito, ex portiere del Catania, azzecca il mercato migliorando con diverse intuizioni come quella di Troest, la scoperta di Elia o la sicurezza Carlini. Il tecnico Fabio Caserta, anche lui con un passato in rossazzurro, ha fatto il resto: dopo diverse stagioni a Castellammare e una tattica già ben oleata, inserisce ogni tassello al posto giusto, ha il coraggio di mettere in campo fin da subito belle sorprese come Calò.

I numeri parlano chiaro: solo 16 reti subite, ben 56 fatte, una sola sconfitta in campionato, quella (indolore) contro gli etnei. Per il resto della stagione le Vespe vincono, e quando non riescono, acciuffano comunque numerosi pareggi dimostrando una forza mentale vincente, tipica di chi è disposto a non mollare il colpo nemmeno per un istante.

Gli avversari Trapani e Catania, annichiliti, non possono che restare a guardare: le vespe volano nel paradiso della Serie B condannando le due siciliane, ancora una volta, a passare dall’inferno dei play-off. I complimenti sono d’obbligo.

Simone Caffi

(fonte immagine: juvestabia.it)