LO MONACO: “RISPETTO IL SIRACUSA, MA NON CAPISCO CUTRUFO. LA SQUADRA DEVE DIVENTARE PUGNO”
Cinque vittorie consecutive, zero gol subiti negli ultimi 450 minuti. Numeri clamorosi, spaventosi. Tutto sembra filare liscio per il Catania di Cristiano Lucarelli, secondo in classifica con una gara in meno (causa riposo) dietro al Lecce. Questo pomeriggio, nel quartier generale di Torre del Grifo, l’amministratore delegato rossazzurro Pietro Lo Monaco ha incontrato in sala stampa i giornalisti, facendo il punto della situazione in casa etnea a pochi giorni dal derby di sabato sera al “De Simone” contro il Siracusa. “Le parole di Cutrufo? Non ho mai parlato male del Siracusa, mai ho detto che in questa situazione centrasse il Siracusa – ha esordito il direttore – Io ho posto l’accento su una situazione di disagio che solo gli stupidi possono negare: se le squadre non hanno gli stadi a norma e la Lega impone di non ammetterle al campionato, dovrebbe perlomeno evitare che giochino sul campo di un’altra società. Il Siracusa non c’entra nulla, ma così si verificano delle anomalie: è un’anonalia che una squadra faccia 4 gare di fila in casa. Io, però, mai mi sono permesso di offuscare il cammino del Siracusa. Anzi, li ritengo un avversario che lotterà con noi per la promozione in Serie B. Questa gara non deve essere accesa con dichiarazioni accese da Cutrufo, ma lui ormai non mi sorprende più: non so cosa gli sia passato per la mente. Lo scorso anno, in due gare a Siracusa, abbiamo vissuto delle situazioni che con il calcio non hanno nulla a che fare. Preoccupato per la sicurezza? No, sono più in tensione per la designazione arbitrale. E’ stato sorteggiato un arbitro che finora ha portato alla vittoria per ben 3 volte quest’anno la formazione padrone di casa. Ha arbitrato anche Lecce-Bisceglie, annullando un gol regolarissimo agli ospiti che avrebbero raggiunto il pari. La gara , tuttavia, sarà una partita tra due squadre in lotta per lo stesso obiettivo, loro hanno un impianto di gioco davvero importante, Nutro grande rispetto per la loro formazione: il loro attaccante Catania lo presi io all’Acireale, mentre il loro allenatore (Paolo Bianco n.d.r) fu protagonista con noi nella storica promozione in A. In più hanno Parisi, prodotto del nostro settore giovanile, ed una serie di giocatori davvero importanti per la categoria. Bianco? Non nascondo che sin da quando giocava notai che era un grandissimo tattico e che avrebbe fatto strada come allenatore. Ho seguito in questi anni tutto il suo percorso, posso solo che essere contento se lui e il Siracusa faranno bene, ovviamente non contro di noi. Polemiche per lo stadio? Le polemiche si sono schiuse, ma non chiuse definitivamente. Stiamo lavorando per una convenzione che permetta al Catania di gestire esclusivamente il “Massimino”: noi aspettiamo fiduciosi. L’assenza dei tifosi sabato? Sembra che ci siano due pesi e due misure, noi paghiamo sempre e solo per quell’episodio. Il messaggio che passa è quello di evitare a prescindere qualsiasi intoppo o pericolo. Al “De Simone”, a dire la verità, sarebbe difficilissimo far defluire centinaia di tifosi e capisco la preoccupazione: mi auguro, però, in futuro di vedere un Siracusa-Catania con entrambe le tifoserie. Non credo che il problema sia quello dell’orario, non sarebbe cambiato nulla”.
“Biagianti è recuperato totalmente – ha proseguito Lo Monaco – ieri ha lavorato in gruppo anche se è uscito con qualche minuto di anticipo dal campo: sarà sicuramente della partita sabato. Ripa? Migliora di settimana in settimana, per noi è un calciatore molto importante. A Cosenza ha giocato dal primo minuto e ha fatto bene, è pronto e spetterà al nostro tecnico decidere gli elementi migliori di gara in gara. Curiale? Il fatto che abbia trovato il gol lo aiuterà dal punto di vista del morale. Questa partita viene a fagiolo, è un test parecchio difficile contro una buona squadra e dovremo dimostrare tutto il nostro valore. La sosta positiva o negativa? Il riposo ci ha permesso di recuperare qualche infortunato, tirare il fiato e recuperare le energie: se ci abbia fatto bene o male, tuttavia, potrà vedersi soltanto sabato. C’è un’aria diversa quest’anno? Dopo diverse annate di amarezza, è positivo che la nostra tifoseria sia tornata a gioire per le vittorie della squadra. Anche per questo dico che il Catania è tornato. Nel nostro spogliatoio c’è una buona armonia, la squadra deve diventare “pugno”, ossia stare sempre unita in qualsiasi circostanza. Abbiamo un’ottima rosa a disposizione, grazie alle 5 sostituzioni permesse possiamo mettere in atto tutto il nostro potenziale. Tuttavia dobbiamo migliorare ancora sulla disposizione in campo e sull’organizzazione di gioco. Lucarelli? Abbiamo puntato su di lui perché confidavamo sulle sue caratteristiche. Anche lui, ovviamente, deve migliorare sulla tenuta e sull’espressione di gioco. Pisseri? Non sono io a tenermelo stretto, ma è il Catania a tenerselo stretto fino al 2020. Il rendimento di Esposito? Dico sempre che in rosa noi abbiamo due “cornutielli”: Esposito e Khalifa Manneh. Sono due ragazzi aggressivi, esplosivi, molto giovani: uno è del 96’, l’altro del 97. Sono certo che loro due hanno davanti davvero un buon avvenire”.
“Problema manto erboso con l’alternanza Catania/Sicula? Sì, tra l’altro il terreno di gioco verrà massacrato dalla gara che la Nazionale italiana di rugby disputerà qui – conclude l’ad – ciò è quanto di più devastante per un manto erboso possa succedere, specie a novembre e in previsione di una giornata piovosa. Sicula a porte chiuse al “Massimino”? La richiesta del cambiamento di campo deve essere supportata dall’agibilità e se le gare si giocheranno a porte chiuse l’agibilità non potrà mai esserci. La Sicula quindi rischia anche di non giocare diverse volte. Siamo davvero nel campo delle assurdità, sarebbe bastato che Akragas e Sicula giocassero tutte le gare casalinghe alle 14,30. Tutto ciò con buon senso si sarebbe potuto evitare”.
Daniele D’Alessandro
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