BRINDISI ALLA VITTORIA!
Al “Fanuzzi” di Brindisi il Catania affronta la Virtus Francavilla in campo neutro. Obiettivo vittoria per portarsi a tre sole lunghezze dalla capolista Monopoli ed agguantare Trapani, Lecce e Catanzaro a quota sette.
Gli uomini di Vanigli, perché Lucarelli deve scontare la squalifica di due giornate rimediata nel match interno col Lecce, scendono in campo con il solito 3-5-2. Stavolta, però, Russotto parte dalla panchina. Gli etnei non partono bene, anzi sono confusi e spaesati, soffrendo le scorribande offensive dei pugliesi. L’unico botta e risposta del primo tempo è quello fra Saraniti, che impegna Pisseri al 31′, e Di Grazia, che un minuto dopo sfiora il palo con un destro dal limite. Ma l’occasione più ghiotta è propiziata da Biagianti, che si procura il rigore che s’incarica di battere Ciccio Lodi. È il ritorno al gol per il centrocampista napoletano, dopo l’ultima rete in Serie A segnata al “Massimino” contro l’Atalanta.
Nella ripresa il match continua ad avere ritmi particolarmente blandi. La Virtus prova ad impensierire gli avversari, ma senza essere mai incisiva. Il Catania, invece, cala dal punto di vista atletico, così è intelligente la mossa di far entrare Russotto, in modo da permettere quegli strappi volti a spaccare la partita in favore dei rossazzurri. Infatti, proprio il numero 7 realizza la rete che chiude il match: è il 66′ ed il talento laziale fa partire un destro a giro dal limite dell’area che disegna una parabola perfetta. Ma non finisce qui, perché proprio allo scadere gli ospiti mettono in cascina il terzo gol: Russotto viene pescato in profondità da Ripa ed inventa per Djordjevic, che non può mancare l’appuntamento. È 0-3 per il Catania che, finalmente, conquista tre punti lontano dal “Massimino”.
La chiave per la promozione sta tutta qui: vincere in trasferta. I siciliani lo fanno bene: tre reti che affermano la superiorità dell’organico costruito da Lo Monaco in estate. C’era bisogno di dare un segnale alle prime e così è stato fatto: secondi in classifica, inseguendo il primo posto. Un brindisi alla vittoria che non poteva essere migliore.
Federico Fasone