LA VITTORIA DELLA VECCHIA GUARDIA: UN SUPER CATANIA BATTE 3-0 IL LECCE
Serata di big-match in quel del “Massimino”. Sotto il cielo stellato di Catania, i rossazzurri di Cristiano Lucarelli sfidano il Lecce nella gara di lusso della 3a giornata del Girone C. Imperativo categorico vincere per gli etnei, reduci dall’opaca prestazione e sconfitta di Caserta. Non si doveva affatto sbagliare, ed infatti il Catania non ha sbagliato: 3-0 netto firmato da Biagianti-Marchese-Russotto e Lecce al tappeto nel tripudio del vecchio “Cibali”.
LA PARTITA – Il tecnico dell’Elefante schiera i suoi con il classico 3-5-2. Davanti a Pisseri, spazio al pacchetto arretrato formato da Aya, Tedeschi e Bogdan; a centrocampo, invece, vanno fuori Semenzato e Djordjevic sostituiti da Esposito e Marchese, mentre in mediana trovano posto Caccetta, Lodi e capitan Biagianti (all’esordio dal primo minuto in campionato). In avanti, ancora panchina per Ripa: confermatissima la coppia Russotto-Curiale. In casa giallorossa, Rizzo lancia un offensivo 4-3-3, con Lepore, Torromino e Caturano pronti ad approfittare di ogni distrazione avversaria.
Sin dalle prime battute di gioco, è il Catania a dominare in lungo e in largo. I rossazzurri spadroneggiano, assaltando con intensità e ardore la formazione giallorossa. Tra i più ispirati c’è sicuramente Andrea Russotto, anima indiavolata dell’undici dell’ex bomber del Livorno. Percussioni, serpentine, scambi sull’out di destra con Esposito e tanta, tanta voglia. Dopo diversi errori negli ultimi 16 metri tra verticalizzazioni sbagliate e cross non impeccabili dal fondo, al 21° i padroni di casa passano finalmente in vantaggio: il solito Russotto illumina a sinistra per Marchese, cross immediato del terzino di Delia per l’inzuccata di Caccetta. Perucchini fa il miracolo, ma non basta: dopo un batti e ribatti, infatti, arriva il numero 27, capitan Biagianti, a insaccarla dentro per il gol del vantaggio. 1-0, esplosione di gioia del vecchio “Cibali”. Subito centro alla prima gara da titolare per l’eterno centrocampista toscano, di nuovo cuore pulsante a metà campo dell’undici etneo. Il primo tempo finisce così, nonostante qualche sortita offensiva dei pugliesi e la maxi-rissa scaturita sul finale di frazione dopo un contrasto molto duro tra Esposito (ammonito) e Di Matteo. Episodio che costa caro a mister Lucarelli, espulso poco dopo per proteste dal direttore di gara Massimi.
Nella ripresa, i giallorossi pigiano subito il piede sull’acceleratore. Più cattiva e convinta la squadra di Rizzo, che sfiora il pari con una rasoiata al 53′ di Torromino sventata in angolo dalla smanacciata di Pisseri. Al 56°, la parabola su punizione di Ciccio Lodi fa gridare al gol, ma Perucchini si supera con una prodezza e sventa il pericolo grazie anche all’aiuto del palo. Al 60°, altro brivido per la porta rossazzurra: botta violenta di Pacilli indirizzata all’angolino alto, ma il solito “San Matteo” schiaffeggia la sfera e salva il Catania. Di lì in poi il ritmo cala, probabilmente a causa dell’eccessiva stanchezza delle due squadre. Poi, all’improvviso, la gara si riaccende. Prima Torromino da buona posizione spara addosso a Pisseri, poi al 78°si realizza il ritorno indietro nel tempo: Lodi pennella col mancino per l’accorrente Marchese, il quale dal limite dell’area scaraventa in porta di prima intenzione. 2-0, “Massimino” in delirio e match praticamente chiuso. Finita qui? No, nient’affatto. Sì, perchè all’81° il Catania cala il tris. Marcatore lo strepitoso Russotto, bravo ad involarsi e trafiggere l’incolpevole Perucchini dopo l’assist di Curiale.
CONSIDERAZIONI – 3-0, risultato che non ammette repliche. Se c’era bisogno di una risposta, questa è arrivata: il Catania c’è, eccome se c’è. Segnale chiaro e limpido lanciato a tutte le avversarie: se i rossazzurri riusciranno a sbloccarsi anche in trasferta, ci sarà davvero da divertirsi. Intanto, 3-0 al Lecce e via ai festeggiamenti: il sabato sera si colora interamente di rossazzurro.
Daniele D’Alessandro