Una squadra per essere tale ha bisogno di uomini di carattere, prima che di grandi calciatori. Niente di più che una frase fatta per molti, ma un vero mantra per l’amministratore delegato Pietro Lo Monaco.

Non era la prima volta che Davis Curiale veniva cercato dal Catania e dal direttore. L’anno scorso infatti, dopo diverse proposte della società di via Magenta, fu il giocatore a rifiutare un approdo in rossazzurro con grande rammarico dell’AD etneo. Nel suo curriculum non solo squadre di categoria superiore, ma anche una storia, quella di un uomo, che ha da sempre saputo prendersi le sue responsabilità.
“A 14 anni ho visto mio padre morire in un incidente stradale, da allora mi sono preso la famiglia sulle spalle e non ho mai smesso di avere fame di successo. Il mio obiettivo resta la serie A, rilanciandomi col Catania.
Prossimo anno la B e tra due anni la A” commenta nella conferenza stampa di presentazione. Perché il successo non è qualcosa che si abbandona alla prima difficoltà, anzi è frutto dei problemi che la vita ci pone davanti, è frutto della capacità di non arrendersi nell’affrontarli e nel superarli.

Il calcio così come la vita è fatto di alti e bassi, di momenti in cui tutto gira per il verso giusto e di altri in cui le cose vanno meno bene. Nell’anno passato troppe volte il Catania si è esaltato nei momenti buoni, deprimendosi poi in quelli negativi. Ma è nei secondi che i rossazzurri devono trovare la forza per l’impresa chiamata Serie B: questo Davis lo sa bene. E sono tutti convinti che sarà lui insieme ai leader dello spogliatoio, che nei momenti bui della stagione si “metteranno sulle spalle” la squadra per risollevarla.

(Fonte foto: calciocatania.it)

Simone Caffi