Smaltiti i postumi della stagione appena terminata, in casa Catania è tempo di programmare il futuro. Tante le voci di mercato che, come da prassi, si susseguono incessanti. Tuttavia, sembra ormai assodato che buona parte delle sorti del team rossazzurro si decideranno in sedi ben lontane dal terreno verde di gioco. Come ribadito più volte in conferenza stampa, l’amministratore delegato Pietro Lo Monaco, sin dal suo ritorno ai piedi dell’Etna, ha ereditato una situazione finanziaria tutt’altro che rosea.

Tanti – troppi – i nodi da sciogliere per poter riprogrammare un futuro ad alti livelli. In tal senso, è doveroso ricordare come numerosi siano stati i passi in avanti compiuti negli ultimi 365 giorni. I debiti sono stati nettamente dimezzati. Diversi casi spinosi ereditati dal passato sono stati risolti. Così come tutti gli step che portano all’iscrizione al prossimo campionato sembrano essere in fase di completamento. Ma tanto resta ancora da fare. O più precisamente, tanto resta ancora da risanare.

Primo tra tutti il caso Rinaudo, per il quale urge trovare un accordo con lo Sporting Lisbona sugli 1,4 milioni di cui la società lusitana è creditrice. Nonostante le ultime parole del direttore abbiano destato una certa preoccupazione, la sensazione è che stavolta i vertici di via Magenta abbiano le forze per giungere ad un lieto fine. La storia delle ultime due stagioni ha insegnato che presentarsi ai nastri di partenza senza penalizzazioni rappresenti un imprescindibile postulato per una stagione ad alti livelli.

Partire da quota zero, infatti, permetterebbe un tipo di programmazione nettamente più serena rispetto alle due recenti annate. Inoltre, la speranza è che, ai fini dell’operazione di risanamento, i vertici rossazzurri non si trovino costretti a dover fare cassa attraverso il sacrificio di giocatori del calibro di Pisseri e Di Grazia, certamente i più positivi della stagione appena conclusa. Nomi che, invece, ci si augura possano rappresentare le basi di un progetto tecnico in grado di fare rima con promozione in Serie B.

(Fonte foto: calciocatania.it)

Antonio Longo