3-1 ALLA REGGINA: IL NUOVO CATANIA CRESCE
Catania-Reggina è il posticipo della quarta giornata di ritorno del campionato di Lega Pro. L’ultimo confronto al “Massimino” fu in Serie A e, nonostante adesso i tempi siano completamente diversi, qualcosa rimane ancora.
Al 4′ minuto, infatti, Giovanni Marchese svetta di testa sugli sviluppi di un corner, siglando il gol del vantaggio dei padroni di casa. Due minuti prima, però, era stato Coralli ad andare vicino alla rete con un destro a giro sul quale Pisseri non avrebbe potuto nulla. Più tardi, sono ancora i calabresi a farsi avanti: prima Botta impegna Pisseri con un gran tiro sul quale l’estremo difensore etneo deve impegnarsi; poi coglie la traversa De Francesco dopo una sfortunata deviazione di Bergamelli. Così, Diogo Tavares decide di togliere le castagne dal fuoco. Al 31′, infatti, il nuovo centravanti dei siciliani gestisce benissimo un pallone in mezzo all’area e punisce freddamente Sala. 2-0 e partita in ghiaccio almeno per il primo tempo.
Nella ripresa i rossazzurri cercano di mettere il sigillo sul risultato. Mazzarani ci prova due volte, ma sbaglia clamorosamente. Poi è Russotto, appena entrato, ad impegnare Sala su calcio di punizione: il portiere avversario si rifugia in corner. Sul ribaltamento di fronte, invece, ci prova De Francesco, ma Pisseri smanaccia facilmente. Al secondo tentativo, però, è più fortunato: tiro dal limite che viene deviato da Biagianti e mette fuori gioco il numero 12 dei padroni di casa. Match quasi incredibilmente riaperto ormai a poco dal termine. Nonostante un principio di paura, gli etnei si affacciano ancora in avanti, ma Biagianti tira alto, arrivato praticamente sotto porta. Così ci deve pensare Russotto: Fornito recupera un pallone ed imbecca il numero 10 verso la porta. È il gol del 3-1 che chiude finalmente il match.
Alla fine dei novanta minuti, possiamo parlare di una prova positiva della compagine rossazzurra. Composti e cinici quanto basta, va sottolineato però il momento di amnesia che per poco non rischia di rovinare quanto di bene fatto nei precedenti minuti. Bravi comunque a non farsi prendere dalla paura e a trovare subito il gol della tranquillità. Probabilmente essersi chiusi anticipatamente nella propria metà campo è stata una scelta più o meno rischiosa.
Il nuovo Catania cresce, aspettando il Matera giorno 7 febbraio, subito dopo la festa di Sant’Agata.
Federico Fasone
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