Il Catania regala la qualificazione ai cugini messinesi. Partita scialba, lenta da un punto di vista tattico e, soprattutto, con un atteggiamento inaccettabile sul campo mostrato dai rossazzurri.

Gli etnei non hanno giocato come sanno, sottovalutando una competizione importante come la Coppa Italia di Lega Pro, che poteva dare speranza al futuro societario, poiché il vincitore avrà il diritto di passare alle fasi finali dei play off.

Mister Rigoli, schiera, specialmente in fase difensiva, le seconde linee tra cui i giovani difensori De Rossi e De Santis. L’idea dell’allenatore era quella di far riaffiatare, in parte, la prima squadra, sperando in una buona prestazione delle riserve.

Così non è stato, in quanto queste ultime non hanno disputato una gara all’altezza delle aspettative, mostrando un divario non indifferente tra la “rosa” e la “panchina”.

Si sottolinea una pessima prova di Andrea Russotto, che per l’ennesima volta, non riesce a rendersi utile alla squadra, ma anzi generando solo confusione. Stesso discorso vale per l’attaccante Caetano Calil. Il giocatore brasiliano, come di consueto, non riesce a fare da punto di riferimento in attacco e per gli schemi della squadra. I due giocatori suddetti, sicuramente, stanno affrontando un campionato tutt’altro che positivo e chissà che a gennaio non partano.

Il Catania deve ripartire da zero pensando subito alla gara in terra pugliese contro il ”carrarmato” Foggia di mister Stroppa, nella speranza che questo “turn over” sia servito a far recuperare chi fino ad ora ha giocato di più.

Simone Cannella