ADESSO LA PIAZZA È AD UN BIVIO
Regna ancora tanta incertezza sulla situazione societaria del Catania. Tante le voci che si rincorrono, finora mai comprovate dai fatti. Nel frattempo, a fare da spettatrice interessata, c’è un’intera piazza, stanca di assistere ad uno show caratterizzato da un canovaccio più che monotono. Uno spettacolo nel quale, di tanto in tanto, si assiste a giochi di fumo che danno vita ad illusioni, poi prontamente disintegrate da una realtà priva di materia e forma. Ma Catania aspetta delle risposte concrete.
Catania attende certezze. Quelle stesse che, però, secondo gli ultimi rumors, potrebbero tardare ad arrivare. E allora, giunti a questo punto, resta da chiedersi quale possa essere l’atteggiamento dei tifosi nei confronti della squadra qualora la situazione dovesse rimanere in stand-by almeno fino all’inizio del prossimo campionato di Lega Pro.
Ad oggi, la situazione è chiara. La tifoseria etnea è spaccata in due: da una parte gli eternamente fedeli; dall’altra i dissidenti sul piede di guerra con il club, disposti a fare un passo indietro solo di fronte ad un cambio di vertice negli uffici di via Magenta. Il rischio – concreto – è che il Catania possa trovarsi a ricominciare la nuova stagione così come ha terminato quella appena trascorsa, e cioè in un clima ben lontano dai picchi di calore che solitamente contraddistinguono la stagione estiva ai piedi del vulcano. Un problema non da poco, considerando quello che “l’effetto Massimino” ha rappresentato nella storia recente – e non – del club: un dodicesimo uomo in campo capace di fare la differenza come pochi in Italia.
E allora adesso è il momento di scegliere nuovamente da che parte stare. Ognuno con la propria testa, avvalendosi di un inalienabile diritto che è il libero arbitrio. Ma nella mente di tutti resti ben saldo un dato inconfutabile: ad oggi, il tifoso è l’unica risorsa concreta su cui il Catania può fare leva. Patrimonio imprescindibile per il presente e per il futuro.
Antonio Longo