CATANIA DA URLO AL “MASSIMINO”: MATERA BATTUTO 2-0, È SUBITO POZZEBOOM!

Vittoria doveva essere, vittoria è stata. Troppo bella la serata del “Massimino” per non fare felici i tifosi rossazzurri, accorsi in massa sugli spalti per rendere omaggio a Francesco Famoso, storico capo-ultrà etneo venuto a mancare appena qualche giorno fa. Curve piene, la Nord e la Sud, colorate e gremite come i gloriosi vecchi tempi per onorare Ciccio e spingere la formazione di Rigoli verso un successo di platino. Catania-Matera finisce 2-0 per gli etnei, tra il delirio del vecchio ‘Cibali’. Tra gli uomini decisivi non poteva che esserci lui, ‘The Man’, l’uomo più atteso della serata: Demiro Pozzebon. Stacco perentorio su assist al bacio di Di Grazia, Tozzo battuto e via a volare sotto la curva in un fremito di gioia e passione. Al 58′, poi, il sigillo definitivo sulla vittoria grazie all’autogol del centrocampista ospite Armellino, sfortunato a deviare di testa su uno spiovente firmato sempre da Andrea Di Grazia.

LA PARTITA – Pino Rigoli sfida apertamente Gaetano Auteri, per nulla intimorito dalla squadra lucana. Il tecnico siciliano lancia un inedito 3-5-2 votato prettamente all’attacco. Davanti subito spazio alla nuova coppia del gol Tavares-Pozzebon, con Andrea Di Grazia a destra nella linea di centrocampo e Mazzarani a fare da mezzala in compagnia di Biagianti e Scoppa. In difesa, davanti a Pisseri, confermatissimo il blocco composto da Gil, Bergamelli e Marchese.

Pronti-via, i rossazzurri partono col piede pigiato sull’acceleratore, aggredendo e pressando l’undici di Auteri. Gli etnei appaiono sin da subito ben messi in campo, con il 3-5-2 pronto a trasformarsi in 3-4-1-2 durante le sortite offensive con Mazzarani subito alle spalle delle due punte. Fraseggi, imbucate, ritmi indiavolati per far male al Matera. Pozzebon si fa vedere subito al 20′, fucilata da fuori area ben respinta da Tozzo. E’ il preambolo al gol del vantaggio. Che arriva puntuale, infatti, appena 4 minuti più tardi. Di Grazia si invola sulla destra, arriva sul fondo e mette un cross-cioccolatino in area: a svettare è proprio Pozzebon, che di testa fa esplodere il”Massimino”. Vantaggio rossazzurro, meritatissimo, con un Matera che pare non capirci più nulla, tra gli improperi di un Auteri nervosissimo – ai limiti del fastidioso – a bordo campo. Il primo tempo si chiude così, sull’1-0, tra gli applausi convinti degli 11 mila appassionati dell’Elefante.

Nella ripresa, non cambia nulla. Il Matera prova spingere un po’ di più, alla ricerca del gol del pareggio. I lucani, però, non riescono a rendersi pericolosi in avanti, nonostante qualche tentativo sporadico di Strambelli e Carretta. Anzi, è il Catania, di nuovo, a pungere brutalmente: ancora Di Grazia mette in mezzo dalla bandierina, Armellino stacca di testa nel tentativo di anticipare Dràusio e beffa il proprio portiere. 2-0, il “Massimino” torna a sussultare violentemente. Raddoppio anche in questo caso meritato per la banda di Rigoli, rientrata in campo con lo stesso piglio della prima parte di gara. Colpo da k.o per Auteri e i suoi, tramortiti nel morale e incapaci di reagire, ad eccezione della traversa colpita da Mattera sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Da segnalare, ovviamente, c’è la standing ovation regalata da Rigoli al suo nuovo numero 9, con Pozzebon sostituito a 20 minuti dalla fine da un altrettanto acclamato Andrea Russotto.

CONSIDERAZIONI – Alla fine è 2-0 per il Catania. Risultato secco, dal sapore tennistico. Per i rossazzurri, probabilmente, la miglior partita della stagione. Praticamente perfetti, sia sul piano caratteriale che – soprattutto – su quello dell’organizzazione di gioco. Pino Rigoli può sorridere, grazie anche ai positivissimi segnali giunti dall’intesa del duo atomico Tavares-Pozzebon. Quota 35 punti agguantata, settimo posto in classifica e voglia di volare sempre più in alto. Il Catania ricomincia a correre, agguerrito più che mai. Pronto a lottare con le unghia e con i denti per quei play-off obiettivo dichiarato della stagione.

Daniele D’Alessandro

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