TRIPUDIO CATANIA. E IL LECCE AFFONDA!
La giornata perfetta. Che scaccia via le polemiche e apre le porte ad un finale di campionato dagli scenari più che interessanti. Il 6 a 0 sulla Paganese è frutto di una prova di forza, sia sul piano del gioco che su quello del carattere. Una risposta importante alla beffa finale di Bisceglie, dove comunque il Catania aveva affermato una notevole superiorità tecnica rispetto alle dirette pretendenti.
Pronti via e i rossazzurri riescono a mettere subito in discesa il match. Al 10° minuto Biagianti trafigge il portiere avversario con un rasoterra dal limite dell’area che si insacca all’angolino. Nonostante le avverse condizioni del campo, causate dalla pioggia copiosa, i rossazzurri non rinunciano a provare trame palle a terra, con Lodi confermato in posizione di mezzala (ormai un’abitué) e la scheggia Manneh pronto a partire in velocità.
Ed è proprio il numero 10 che, più libero da incombenze di copertura, illumina la manovra con giocate cristalline. Una di queste è un vero e proprio invito a nozze per Barisic, che dopo una clamorosa occasione fallita appena un minuto prima, buca per la seconda volta la porta difesa da Gomis. Ma non finisce qui. Perché al minuto 40 è ancora il regista napoletano a premiare con una perfetta imbeccata un inserimento di Mazzarani che a due passi da Gomis non fallisce l’appuntamento con il 3 a 0.
Nonostante l’ampio vantaggio, il Catania mantiene lo stesso piglio anche nella seconda frazione di gioco, con Barisic ancora sugli scudi che al 61° fa partire un bolide su cui Gomis nulla può. Il resto è solo ordinaria amministrazione, anche se c’è ancora spazio per la manita firmata da Curiale e per il sesto gol definitivo di Bogdan.
Un vero e proprio tripudio per gli uomini di Lucarelli. Ma la ciliegina da porre sulla torta arriva senza dubbio dal campo di Caserta dove il Lecce cade di misura e permette ai rossazzurri di avvicinarsi a meno 4 con una partita in più da giocare.
Antonio Longo
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