Agli sgargianti colori agatini si legherà mestamente anche il nero. È la protesta promossa dai tifosi dell’Elefante, che Sabato vestiranno di nero in segno di sdegno nei confronti delle vicissitudini di cui Catania ed il Catania è stato protagonista durante questa calda estate di calcio cartonato, quello a cui le famiglie che vanno al Cibali ogni settimana, in qualunque categoria, non sono abituate.

“Siamo in lutto per la mancanza di Giustizia” commenta affranto chi ci aveva creduto, chi aveva sperato che per una volta la giustizia sportiva potesse essere un’improbabile consigliera e sostenitrice dei diritti rossazzurri, svestendo le solite vesti di aguzzina. Sarà nero dentro e fuori dal campo, sarà nero nel cuore di tifosi, giocatori e società, sarà nero pure il cielo (alcune previsioni dicono piova, quale miglior modo per manifestare la tristezza in cui la Catania calcistica è immersa in questi giorni?).

Non sarà nero, però, per la tifoseria organizzata che, attraverso una nota pubblicata sulla Pagina Facebook “la domenica allo stadio”, ha preso le distanze dall’iniziativa. Questo il testo: “Non ci sarebbe nemmeno bisogno di precisarlo ma vogliamo essere chiari: questa delle maglie nere è una iniziativa ridicola e sconclusionata, che ovviamente la curva nord non si sogna nemmeno di condividere, sponsorizzare, supportare. Il nostro stile è il sostegno, il nostro modo di essere è stare al fianco del Catania, contro tutto e tutti; la nostra testimonianza è essere sui gradoni e tifare oltre il novantesimo. Noi catanesi ci siamo sempre tenuti lontani da queste pagliacciate, non c’è motivo per cominciare a praticarle adesso. Per noi la credibilità del calcio è morta il 31 luglio 1993. Fine del discorso.”

Carlo Maria Castiglione