SENTENZA ARBOTTI: COME SI COMPORTERÀ IL CATANIA?
Fernando Arbotti non ha avuto alcun contatto con i giocatori menzionati nelle intercettazioni. Si evince questo dalla sentenza pronunciata da Sergio Artico, lo stesso che aveva giudicato il Catania la scorsa estate.
Il Tribunale Federale, infatti, rende noto che non è stata data alcuna prova dell’attività di Arbotti nei confronti dei giocatori da corrompere, appartenenti alle squadre avversarie del Catania nelle partite incriminate. Inoltre, una particolare incongruenza che viene rilevata in sentenza, rispetto a quella con la quale era stato condannato il Catania, è che si esclude categoricamente il coinvolgimento di Arbotti nell’alterazione di Catania-Avellino, negando dunque ciò che era stato pronunciato nella sentenza risalente allo scorso 20 agosto, nella quale si affermava che era stato accertato che tutte le partite sospettate fossero state effettivamente alterate.
A distanza di nove mesi, pare che tutto ritorni, o quasi. Proprio in questo senso, infatti, l’ex presidente del sodalizio etneo, Antonino Pulvirenti, aveva confessato di aver effettivamente acquistato alcune partite dello scorso campionato di Serie B in modo da riuscire a salvare la categoria, ma poi era stato addirittura truffato da Delli Carri & Co., in quanto le “melanzane” non erano mai arrivate al destinatario di turno, non riuscendo ad alterare dunque alcuna gara. Tesi che si avvarrebbe anche del fatto che, ad oggi, non siano stati resi noti i nomi di chi avrebbe venduto le partite ai rossazzurri, nè sia stato deferito alcun calciatore citato nelle intercettazioni. D’altronde come biasimare la giustizia sportiva se non ha mai riscontrato prove certe a riguardo? La confessione di Pulvirenti, però, è stata più che sufficiente per provare che il fatto sussistesse.
Il processo nei confronti del Catania è stato molto più veloce rispetto agli altri per ovvie esigenze di organizzazione dei campionati, che dovevano iniziare nel piu breve tempo possibile. Ciò dimostra la poca chiarezza che vi è tutt’ora nell’inchiesta “I treni del gol”. Per capire come potrebbe comportarsi il Catania dopo l’emanazione della “sentenza Arbotti”, la redazione di cataniachannel.com si è affidata alle conoscenze dell’avvocato Mariano Mascena, che cerca di delineare un chiaro quadro della situazione. Adesso, infatti, si potrebbe immaginare un’impugnazione della sentenza di condanna da parte del Catania che, però, non potrebbe richiederne la revoca, in quanto il fatto sussiste. Infatti, anche se è stata cambiata la cornice dell’illecito, poiché non è dimostrato che i calciatori siano stati effettivamente corrotti, assume importanza il fatto che vi sia stata comunque l’intenzione di Arbotti di contattarli: cosa di per sè punibile, ma sicuramente in maniera più lieve.
Nonostante ciò, il Catania potrebbe richiedere la revisione del processo sportivo ai sensi dell’art. 39 del codice di giustizia sportiva. Questo giudizio potrebbe portare ad una decurtazione dell’attuale penalizzazione da 10 a 5 punti, sebbene la norma preveda solo i casi di revocazione e sia oscura riguardo alla revisione, che è comunque applicabile.
Federico Fasone
- Previous MENTALITÀ E CATTIVERIA: MORIERO SPRONA IL CATANIA
- Next NON NE POSSONO PIÙ E GLI SPALTI RIMANGONO VUOTI