Pulvirenti “si gioca” il Catania!
Hanno ucciso il Catania. Chi? Il presidente Pulvirenti, l’amministratore delegato Pablo Cosentino e l’ex direttore sportivo Daniele Delli Carri. Incredibile ciò che è successo in questa giornata che potremo definire storica, in negativo purtroppo.
Tutto inizia all’alba, alle prime luci del mattino. La Digos, su ordine della Procura della Repubblica di Catania, arresta ben 7 persone, tutte finite ai domiciliari: Antonino Pulvirenti, Pablo Cosentino, Daniele Delli Carri, Giovanni Impellizzeri, Piero Di Luzio, Fabrizio Milozzi, Fernando Arbotti. L’ accusa è pesantissima, da far cadere le braccia: associazione a delinquere finalizzata a realizzare delitti di frode in competizioni sportive e truffe. Ricordate le 5 vittorie consecutive che tanto avevano fatto sognare l’aggancio alla zona play-off? Bene, 4 di quelle, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbero proprio le partite ”comprate” dalla società etnea per salvare la categoria ed evitare la retrocessione in Lega Pro: Varese – Catania 0-3, Catania – Trapani 4-1, Latina – Catania 1-2, Catania – Ternana 2-0, a cui si aggiunge Catania – Livorno 1-1 del 2 Maggio 2015. In bilico, invece, Catania – Avellino 1-0 del 29 Marzo, sfida ancora oggetto d’indagine delle autorità competenti.
Come venivano alterati i match? Semplice, secondo un meccanismo collaudato e ripetuto più e più volte. Dalle intercettazioni telefoniche rese note dalla Procura, utilizzando un linguaggio volutamente criptico ( la ‘causa’ per indicare l’incontro di campionato, il ‘treno’ da identificare nel calciatore coinvolto nella combine, ‘l’orario del treno’ o ‘binario’ in riferimento al numero di maglia dello stesso giocatore,…), i protagonisti di quest’assurda vicenda pianificavano il da farsi.
Il presidente Pulvirenti, coadiuvato da Cosentino, ricevuti i soldi dall’agente di scommesse sportive online Impellizzeri, delegava Delli Carri a prendere contatti con il procuratore e agente Fifa Arbotti, con quest’ultimo incaricato ad offrire i 10 mila euro messi a disposizione dall’organizzazione, per convincere alcuni tesserati delle altre squadre a truccare i match.
Bernardini del Livorno, Pagliarulo e Daì del Trapani, Bruscagin del Latina e Fiamozzi del Varese: questi coloro i quali avrebbero ricevuto la somma di denaro per far vincere il Catania. Un quadro agghiacciante, uno scempio sportivo che getta Catania e tutti gli amanti del calcio nello sconforto.
“Ho inquadrato il campionato di Serie B. L’anno prossimo arrivo primo”. Che delusione presidente, Catania non merita tutto ciò è saprà risorgere dalle ceneri più forte di prima. Come sempre è stato e come sempre sarà!
Daniele D’Alessandro
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