IL PAREGGIO CHE “CI PUO’ STARE”

Bicchiere mezzo pieno e bicchiere mezzo vuoto. Come accade a ogni squadra di vertice quando pareggia in trasferta. Ma stavolta, per il Catania, il bicchiere può essere considerato pieno per trequarti.

Principalmente per un avversario, non certo l’ultimo arrivato, che tra le altre cose nello scorso campionato ha rifilato una manita ai rossazzurri. Il Monopoli di Giuseppe Scienza, imbattutto in casa, ha fin ora dimostrato di avere le carte in regola per competere per un posto in zona playoff, sulla falsa riga della scorsa stagione. E poi c’è il Catania, reduce da tour de force di 6 partite giocate in 24 giorni (una media di un match ogni 4 giorni). Ritmi forsennati , soprattutto considerando l’inattività del mese di Settembre per la famigerata vicenda ripescaggio. Lecito, pertanto, essere un po’ “sulle gambe” e accontentarsi del pareggio (tra l’altro senza subire gol) come un risultato positivo.

D’altra parte, 14 punti in 6 partite (due ancora devono essere recuperate), con una media di 2.33 punti a gara, sono un bottino da squadra accreditata per vincere il campionato. Un trend addirittura superiore a quello del Lecce dello scorso anno. Vero che Juve Stabia e Trapani macinano punti. Ma, come recita un famoso proverbio, “il cavallo buono si vede a lunga corsa”. Lo sa bene mister Sottil che anche nella gestione della rosa ha badato a dosare bene le energie dei suoi con un turn over scientifico. Da capire adesso se sabato, contro la Viterbese, si giocherà. I laziali, infatti, sono ancora clamorosamente fermi al palo, causa la querelle con la Lega Serie C sulla questione gironi. In tal senso, notizie più certe sono attese per la giornata di domani.

Fonte foto: calciocatania.it

Antonio Longo

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