LO MONACO TUONA: “BLOCCHEREMO I CAMPIONATI. ANDREMO AVANTI FINO ALLA MORTE”

Novara, Pro Vercelli, Ternana, Siena e Catania: prima grandi nemiche nella “diatriba ripescaggi” di qualche giorno fa, ora unite su un fronte comune. Qualcuno ci ha messo la faccia, qualcun altro no, in prima fila per la  società etnea ci sono il presidente Davide Franco, l’AD Pietro Lo Monaco e il capitano Marco Biagianti. Ecco un riassunto delle dichiarazioni dei protagonisti:

Lo Monaco: “Benvenuti in un momento di grandissima confusione. Questa conferenza era dovuta dalle società interessate ad un eventuale ripescaggio alla luce di quello che si paventa in Lega, cioè una richiesta da parte delle società di B di fare un campionato a 19 squadre, senza ripescaggi. In barba a quelle che sono le regole, un atteggiamento che è basato sul niente, ma che inevitabilmente tocca un diritto che nessuno si può permettere di disattendere, checché ne dicano le società di B. Il format dei campionati può modificarlo solo il consiglio federale, un anno prima. Quello che si sta perpetrando è un autentico golpe. Non più tardi del 3 agosto, Fabbricini ha sostenuto con forza che la B sarà a 22 squadre, a noi viene difficile pensare a un dietrofront. D’altra parte quando è nata questa esigenza di coprire dei vuoti nel campionato di serie B si è fatto sempre riferimento alla normativa. Le società che hanno l’interesse a iscriversi nel campionato di B hanno dovuto sborsare qualcosa come un 1.4 milioni di euro in fideiussioni. Queste squadre hanno dovuto ottemperare agli obblighi sia della Serie B che della Serie C. Il Catania è esposto per 3.5 milioni di euro per le diverse fideiussioni. Tutte le società interessate si tuteleranno, noi per primi. Faremo tutto quello che c’è da fare in tutti i gradi di giudizio, perchè questo è bypassare le regole. In attesa di sapere se questo comunicato della FIGC che dà corpo alle ambizioni di squadre in odore di ripescaggio, voglio esortare chi di dovere affinché si rispettino le regole e che la normativa sia portata avanti. Qualora dovesse passare il discorso delle 19 squadre, le azioni sarebbero pesanti. Com’è possible fare un comunicato in cui si annuncia che la serie B sarà a 22 squadre e poi lo si disattenda? C’è qualcosa sotto. L’organizzazione del nostro calcio è precaria. L’atteggiamento nostro, presumiamo, sarà condiviso da tanti. È un sopruso che lede l’interesse di grandi piazze, dei calciatori: nessuno si può permettere così impunemente di bypassare le regole. Abbiamo con noi anche il dottor Mirante, dell’associazione italiana calciatori, che ha preso una posizione chiara sulla vicenda. Qualcuno può accusarci di esserci mossi prima del comunicato, ma penso che prevenire sia meglio che curare. Io sono venuto qui per spiegare la posizione nostra e penso anche degli altri Clubs. Un problema per la federazione, per il commissario in persona. Tutto questo viene fatto per dividersi solo 400mila euro in più. Falso quando si dice di non toccare gli interessi di nessuno: signori miei, si bloccheranno tutti i campionati. Non oso immaginare cosa potrà succedere in Serie C per esempio, se passerà una cosa così iniqua noi andremo avanti fino alla morte. Se venerdì 3 agosto, Fabbricini ha emesso un comunicato e oggi di punto in bianco cambia, pensate che sia o non sia normale attaccare lui e la FIGC? Chiederemo il blocco dei campionati. Questa sala è stata prenotata dalla Ternana, anche il Siena è con noi. Se dovesse uscire il comunicato della FIGC parleranno anche loro. Qualora la serie B fosse a 19 squadre avremo un danno economico mostruoso, per la campagna acquisti, alla luce di tutto quello che è successo, con la stagione alle porte. È pazzesco pensare che la proprietà di una società di serie A possieda anche una di B. Ciò ha portato a questa bruttura nel sistema. Non è un caso che sia tutto commissariato: con un commissario che pensavi potesse far rispettare le regole e invece ci si adegua al sistema. Non mi sento assolutamente solo. Ho tanti anni di calcio alle mie spalle, oltre 50. Sono stato consigliere di Lega in serie A. Amo il calcio e non ho paura di prendere delle posizioni. La differenza di valore tra serie B e Serie C per il Catania è di 10,12 milioni di euro. I problemi di sostenibilità si hanno in Lega pro, in B e anche in Serie A: la questione sapete dove sta? Nell’incapacità del sistema di gestire la montagna di soldi che arriva. Gli interessi che sto perorando non sono solo quelli del Catania e delle altre squadre interessate, penso di parlare per il buon nome del calcio. L’idea è: facciamo in fretta i calendari e poi dopo vediamo… inorridisco! Non si può accettare questo supinamente! Vi sembra normale possedere più società professionistiche? L’abbiamo completamente scordata la norma. Due giorni fa sono stato al telefono con Cellino e mi ha detto: ‘non ho niente contro il Catania, ci battiamo solamente per un…’ non so che cosa. Quale sarebbe il beneficio? Dividersi 300, 400mila euro in più con 120 posti di lavoro in meno tra calciatori più tutti gli addetti ai lavori. Mi viene difficile immaginare un quadretto del genere. Io mi aspetto che stasera Fabbricini faccia rispettare le regole e disponga i ripescaggi”.

Biagianti: Il direttore ha avuto il coraggio di metterci la faccia, nonostante dovevano esserci anche le altre società. Stiamo chiedendo semplicemente di far rispettare le regole. Io rappresento i giocatori del Catania e in generale i calciatori che resteranno a casa qualora una tale decisione venga presa. Purtroppo, a discutere c’era solo la dirigenza del Siena con il suo capitano, ma so che siamo tutti dalla stessa parte. Non stiamo chiedendo regali, chiediamo il giusto”.

Marcello Mazzari

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