IL CATANIA SPEGNE LA LUCE
Preme subito forte l’acceleratore il Benevento, giunto a Catania per riconquistare un po’ di fiducia dopo un mese di poche soddisfazioni. La squadra di Auteri gioca un calcio molto propositivo, affidandosi alle incursioni di Melara e Ciciretti, i più in vista dei giallorossi.
Il Catania va subito in bambola, costretto a faticare per togliere palloni e pericoli dalle parti di Bastianoni. Già al 4’ è Marotta ad andare vicino al gol, ma a tu per tu con l’estremo difensore rossazzurro, calcia inspiegabilmente alto. Pochi minuti dopo è ancora il numero nove beneventano a tirare in porta, ma stavolta Bastianoni respinge efficacemente. Ancora Benevento in attacco al 20’: stavolta Ciciretti trova le mani di Bastianoni, dopo aver concluso una grande azione tutta di prima per la sua squadra.
I rossazzurri sono in grande difficoltà, subiscono il gioco degli avversari senza riuscire ad arginare le loro sortite offensive. Il centrocampo, in particolare, non riesce a fare filtro. La squadra si ritrova spaccata in due blocchi e quando cerca di ripartire, il Benevento è sempre pronto a recuperare. Solamente al 34’ arriva il primo tiro del Catania con Musacci, ma la palla si spegne sul fondo.
Nel secondo tempo, il Catania cerca di cambiare atteggiamento. Pippo Pancaro pesca dalla panchina Andrea Russotto, chiamato ad illuminare i suoi al rientro dall’infortunio alla spalla. Ciononostante, è il Benevento a passare in vantaggio. Al 54’, infatti, Ciciretti fa calare il silenzio sul “Massimino” quando fredda Bastianoni con un gran sinistro dal limite dell’area. Rossazzurri ancor più in difficolta quindi, costretti a recuperare lo svantaggio nel momento più critico. Ma al 61’, Mattera ostacola Bastianoni sul rinvio del pallone. L’arbitro se ne accorge e lo ammonisce per la seconda volta: Benevento in dieci uomini. Il Catania, così, cerca di avanzare alla ricerca del gol, ma dopo un contropiede degli ospiti, Rossetti colpisce col braccio il pallone nella propria area: calcio di rigore per i campani. Dal dischetto Mazzeo realizza la rete dello 0-2, beffando Bastianoni, che per poco non riesce a parare la sfera. Entra pure Plasmati: il Catania si butta disperatamente in avanti. Ciò che accade al 73’ ha dell’incredibile: Calil cade in area di rigore avversaria, l’arbitro decreta per il tiro dagli undici metri, ma subito dopo il guardalinee annulla la sua decisione. Catania tramortito dal doppio svantaggio, ma all’88’ Ciciretti ammazza la partita: doppietta per lui e prima sconfitta stagionale interna per i siciliani. Serve solamente alle statistiche il gol su punizione di Nunzella: Catania-Benevento 1-3.
Il Catania spegne la luce. I rossazzurri, infatti, soffrono tantissimo il gioco propositivo degli avversari. Inoltre, appaiono immobili senza riuscire mai a trovarsi fra di loro. Poche idee, poca concentrazione nelle cose più elementari, ma soprattutto tante, fin troppe difficoltà. Nessuno riesce ad illuminare in avanti, la retroguardia, invece, va completamente nel pallone lasciando buchi e spazi per le azioni offensive avversarie. La linea mediana risulta essere inesistente, mentre il peggiore in campo risulta essere il giovane Rossetti. Oltre a non riuscire ad essere incisivo in attacco, causa il calcio di rigore che, idealmente, chiude la partita: prova totalmente insufficiente.
Il risultato è disastroso, la crisi è ancora in atto.
Si fa un passo indietro rispetto alla vittoria della scorsa settimana contro la Lupa Castelli Romani. Adesso si prospetta un arduo compito per Pippo Pancaro, chiamato a strigliare i suoi e a trovare il successo nello scontro diretto in casa del Melfi, in programma sabato prossimo alle ore 14:30. Bisognerà trovare i tre punti per scacciare “fantasmi” che minacciano di diventare sempre più pericolosi. Il Catania è avvisato.
Federico Fasone
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