GIOVANI, QUANTE POSSIBILITÀ…

I campionati esteri, principalmente quello inglese e quello spagnolo, aggregano ogni anno alla prima squadra giovani della propria “cantera”.
Gli allenatori della prima squadra, malgrado l’età talvolta precoce, danno ai giovani la possibilità di giocare, di rischiare, di commettere quei normali errori che permettano loro di “farsi le ossa”.
Analizzando il settore giovanile che il Catania ha creato negli ultimi anni, spiccano molti calciatori accantonati e spesso venduti senza avere mai dato loro una reale possibilità, che adesso fanno le fortune delle loro nuove società.
In primis Moses Odjer, calciatore ghanese che bene ha figurato nella pur sempre disastrosa stagione scorsa, dove le pessime prestazioni del collettivo, concluse con i fatti da tutti conosciuti, hanno causato una giusta, ma ancora indigesta retrocessione.
In un collettivo che non rendeva, c’era sempre lui, che con il cuore lottava su ogni pallone ed era sempre l’ultimo a mollare.
L’estate scorsa è stato ceduto alla Salernitana (seppur con il contro-riscatto a favore del Catania) ed è stato in questi giorni, durante l’appena concluso mercato invernale, seguito con grande interesse niente di meno che dalla Lazio.
Luigi Carillo, difensore centrale classe ’96, era considerato un elemento imprescindibile per la primavera rossazzurra.
L’allenatore lo apprezzava per la sua duttilità tattica che gli permetteva di utilizzarlo con egual successo anche nel ruolo di terzino sinistro.
Spesso aggregato alla prima squadra, specialmente da mister Sannino, per le ottime prestazioni disputate con i suoi pari età, ha avuto la soddisfazione di entrare in campo a La Spezia per gli ultimi venti minuti di partita.
L’anno scorso era giunto in prestito dalla Juve Stabia, ma il Catania ha deciso di non puntare troppo su un ragazzo così giovane, consentendo allo stesso di tornare in Campania a fine campionato.
Adesso gioca dal primo minuto in Lega Pro con le “vespe stabiesi” e le sue ottime prestazioni gli hanno consentito di entrare nella “top 11” dell’ultima giornata.
Luca Calapai, terzino destro ora in forza a Modena, 18 presenze quest’anno, grandi cavalcate sulla fascia e molti assist che hanno permesso alla sua squadra di ottenere punti importanti per la lotta alla salvezza. Gli osservatori sono già tanti, ma lui è pronto a continuare a dire la sua per consentire al Modena di rimanere in Serie B.
Francesco Nicastro, dal 2009 militava nelle giovanili rossazzurre, viste le poche possibilità a lui concesse, ha deciso di trovare fortuna altrove.
Ora gioca nello stesso campionato del Catania, nella Juve Stabia.
Anche lui in Campania ha trovato il suo giusto assetto e con i suoi 6 gol stagionali sta permettendo alla sua squadra di stare lontana dalla zona play-out della classifica.
Alla luce di tutto ciò, e considerato che i casi appena trattati sono soltanto alcuni di numerosissimi altri, non sarebbe forse opportuno che la società rossaazzurra presti particolare attenzione al settore giovanile, sovente fucina di autentici “campioncini” pronti a fare la fortuna delle loro squadre?
L’età non è sempre garanzia di maturità, questa ne è una chiara dimostrazione.
Si dice che dagli errori si impari, che sia veramente così?
Gabriele Indelicato

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