Nonostante le vicissitudini di una stagione sofferta, il “Massimino” si conferma quello che storicamente è sempre stato: una fortezza. Sono 43, infatti, i punti raccolti dal Catania tra le mura amiche nel campionato in corso. Soltanto 3 in meno del Trapani  che nei 17 match disputati al “Provinciale” ha collezionato 46 punti, consolidandosi come primo nella speciale classifica dello score casalingo.

Al terzo posto, a sorpresa, la Juve Stabia. Le “Vespe”, infatti, hanno macinato “solo” 41 punti al “Menti”, addirittura 2 in meno dei rossazzurri. Evidente, quindi, che il gap tra il Catania e il team di Fabio Caserta è da ricercare nel ruolino di marcia in trasferta. In quarta posizione il Catanzaro che in 16 match al “Ceravolo” ha raccolto 35 punti.

Altro dato curioso, sempre per quanto concerne le performance casalinghe, è il rapporto con gli altri gironi del campionato di Serie C. Anche allargando il campo, tuttavia, è difficile trovare qualcuno che abbia fatto meglio del Catania. Solo la Virtus Entella (attualmente prima nel girone A per score interno), infatti, è riuscita ad eguagliare il bottino di 43 punti, ma con una gara in più giocata (18 al posto delle 17 disputate del Catania).

“Massimino” fortezza, quindi. Nonostante tutto. E sarà certamente questo il punto di forza con cui la formazione di Novellino si presenterà alla rassegna dei playoff, dove almeno nei primi turni ci si dovrà confrontare con squadre degli altri gironi, poco abituate a palcoscenici caldi come il vecchio “Cibali”. D’altra parte, la storia dello scorso anno è prova tangibile di cosa significhi giocare i playoff nella città dell’Etna. I 14mila spettatori nei quarti di finale contro il Feralpi Salò, nonché i 19mila della semifinale contro il Siena (persa ai rigori) sono un biglietto da visita degno di categorie superiori. Quelle che competono a una piazza come Catania.

Antonio Longo