CATANIA-SOTTIL: L’ERRORE STA A MONTE
Tanti giorni di attesa per poi ottenere un semplice e deludente nulla di fatto. Erano settimane che si aspettava la notizia di una risoluzione consensuale fra il Catania e Andrea Sottil, ma evidentemente questo non è accaduto. È apparsa oggi, sul sito ufficiale del club rossazzurro, una nota che recita così: “Il Calcio Catania comunica di aver sollevato Andrea Sottil dall’incarico di responsabile tecnico della prima squadra. La società ringrazia l’allenatore piemontese per il lavoro svolto con professionalità ed impegno costante, evidenziando sincero affetto per il club e la città. Sollevati dai rispettivi incarichi anche l’allenatore in seconda Gianluca Cristaldi, il collaboratore tecnico Salvatore Gentile ed il responsabile della preparazione atletica Cristian Bella. Ai quattro validi professionisti, sinceri auguri delle migliori fortune nel prosieguo della carriera”.
Insomma, rimangono tutti nel libro paga della società di via Magenta, perché il tecnico piemontese rimedia solamente il secondo esonero in pochi mesi, senza però slegarsi contrattualmente dagli etnei. Ma ciò che desta più curiosità, in verità, sono le parole dello stesso allenatore che, pochi minuti dopo la diffusione della notizia, rilascia un’intervista in esclusiva ai colleghi di Unica Sport: “Ho letto del mio esonero e mi viene da sorridere perché dalla partita di Trapani non ho sentito nessun dirigente del Calcio Catania. Un mese intero senza avere nessun contatto né con l’amministratore delegato Lo Monaco, né con il direttore sportivo Argurio. Ero in attesa di una loro chiamata per decidere quando incontrarci per confrontarci non solo sulla stagione appena terminata, ma anche per capire quale sarebbe stato il mio futuro. È stata un’attesa vana visto che ho letto del mio esonero, ripeto letto“.
Tutto molto particolare, quindi, perché dalle sue stesse dichiarazioni sembra che persino il diretto interessato sia rimasto spettatore di una situazione costantemente in divenire, che logica voleva si potesse chiudere definitivamente “stracciando” un triennale firmato la scorsa estate, che inevitabilmente continuerà a gravare non poco sui bilanci rossazzurri per la stagione 2019/2020, almeno finché il mister non si accaserà da qualche altra parte. Soluzione quanto meno difficile, però, soprattutto se si considera che i ritiri pre-campionato siano alle porte e, in via di principio, tutte le squadre più importanti della Serie C siano ormai munite di guida tecnica.
E allora ecco che viene da pensare che in tutta questa storia l’errore stia a monte. Non solo perché un contratto così lungo per un campionato così dispendioso apparisse già quanto meno rischioso, ma soprattutto perché la stagione appena conclusasi ha rivelato una serie di scelte errate soprattutto nella costruzione di una squadra costata parecchio, ma che non ha mai avuto a disposizione profili che fossero in grado di permettere il salto di qualità, con calciatori che non sono riusciti nemmeno a formare un gruppo affamato ed affiatato allo stesso tempo.
Così anche quest’anno il Catania rivoluzionerà il suo organico e lo stesso Sottil osserva: “Ora si sta parlando di una rivoluzione totale a livello tattico con l’innesto di dieci o dodici nuovi giocatori nei ruoli cardine e anche in questo caso non posso che sorridere. Molti di questi nomi, infatti, sono gli stessi da me richiesti la scorsa stagione. Ripeto non mi è stata data la possibilità concreta di lavorare come avrei voluto per riportare il Catania in Serie B che non è la categoria nella quale dovrebbe giocare. Questo club deve stare in serie A soprattutto per i suoi tifosi che sono da sempre eccezionali e che ci hanno sostenuto con la massima passione nel corso dei play off. Ripeto, mi dispiace non essere più l’allenatore del Catania. Nonostante questo ringrazio la società e faccio un sincero in bocca al lupo al club etneo per la prossima stagione che mi auguro possa regalare quelle gioie e soddisfazioni ai suoi sostenitori“.
Nodi che vengono al pettine o sassolini da togliersi dalla scarpa? Chissà, ma sicuramente con l’arrivo di Camplone (o chi per lui), il Catania dovrà sicuramente riflettere attentamente prima di compiere qualsiasi scelta tecnica e non solo.
Federico Fasone
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