CATANIA, NON TI FAR SFUGGIRE BERGAMELLI
Punto fermo da due stagioni, baluardo insuperabile del Catania di Pino Rigoli. Di chi stiamo parlando? Ovviamente di Dario Bergamelli. Il difensore centrale bergamasco rappresenta, infatti, uno dei cardini della spina dorsale rossazzurra, costituendo con Matteo Pisseri e capitan Biagianti l’elemento portante dello spogliatoio etneo. Personalità e carisma, sì, ma anche grandi prestazioni dentro il rettangolo verde di gioco. Concentrazione massima per tutti i 90 minuti, preciso e puntuale, pronto a mettere le cosiddette “pezze” alle indecisioni dei compagni di reparto. I numeri, d’altronde, parlano chiaro. Poche, pochissime, le reti incassate con il numero 3 regolarmente in campo: al contrario, in sua assenza, numerosi sono stati gli scivoloni a cui il team dell’Elefante è andato incontro, in primis la batosta subita a Castellammare di Stabia poco prima di Natale.
Dario Bergamelli, ricapitolando, è una di quelle risorse irrinunciabili per la formazione siciliana. Attenzione, però, perchè potrebbero anche aprirsi scenari clamorosi in vista del futuro. Il contratto dell’ex Albinoleffe – che scadrà a giugno 2017 – è ancora lì. in attesa di essere firmato e, quindi, rinnovato. Al momento, tuttavia, i segnali non paiono positivi, come ammesso dal diretto interessato nel post-gara della sfida contro la Fidelis Andria: “Sono disposto a rimanere volentieri a Catania, qui mi trovo benissimo – le parole del vice capitano – Con la società stiamo parlando, ma ancora non siamo riusciti a trovare un accordo soddisfacente per entrambe le parti”. Campanello d’allarme che suona, quindi, assordante e poco confortante. Per puntare ai play-off e, chissà, anche in vista di un ipotetico salto di categoria, non appare possibile fare a meno di un elemento fondamentale come Bergamelli. Rinnovare, dunque, appare d’obbligo, per sigillare il pacchetto arretrato rossazzurro e rispedire al mittente le “avances” di un club prestigioso come il Parma di Emanuele Calaiò.
Daniele D’Alessandro
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