CATANIA, MA CHE DISASTRO!
Una traversa di Calil quando ormai i giochi sono fatti, per il resto il Catania non si vede ad Ischia. Partiti alla conquista dei tre punti (almeno così si pensava), i rossazzurri tornano a casa con una pesante umiliazione. Un 2-0 a favore dei padroni di casa firmato Moracci e Kanoutè, poi si chiude il sipario. I gol sono uno per tempo, entrambi da calcio piazzato: il primo è un tiro di Moracci, non così tanto irresistibile, che però Liverani controlla male e dal quale si fa colpevolmente trafiggere; il secondo è un tocco sotto porta di Kanoutè, che sfrutta una grave amnesia difensiva etnea.
C’è poco da raccontare sulla partita, perché il Catania in realtà non si è mai visto. Rossazzurri completamente amorfi e privi di sostanza. Pippo Pancaro opta per far esordire Pessina a centrocampo, ma la linea mediana risulta essere imbavagliata dagli avversari, incapace di costruire qualcosa di buono. Un Catania spento, soprattutto negli ultimi venti metri, laddove non arriva o se arriva si perde in un “bicchiere d’acqua”. Passaggi sbagliati, scambi imprecisi e sterili affondi, che portano solo rabbia ai tifosi rossazzurri. Non riescono a scuotere la situazione nemmeno i neo acquisti Lupoli e Gulin, autori di una partita incolore. Solo molta confusione e poca concentrazione in campo: il risultato è disastroso.
Il gioco è sempre lo stesso e gli avversari non vengono più sorpresi. Il Catania non ha continuità nei risultati: a volte vince, pareggia spesso e poi perde. Ma la sostanza dov’è?
Federico Fasone
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