BENE A METÀ: FRA VERTICALIZZAZIONI E DIFESE BALLERINE

È un Catania bello, pimpante e propositivo quello visto nel primo tempo contro il Fondi. La manovra passa sempre dai piedi di Lodi, decisamente il migliore dei suoi e letteralmente illuminante per i propri compagni. Le verticalizzazioni sono un must a cui non si può rinunciare, mentre i folletti Russotto e Di Grazia si alternano nel rendersi pericolosi. E proprio questi due vanno vicinissimi al gol al 6′ ed all’8′: entrambi, però, sbagliano clamorosamente tirando in bocca al portiere avversario. Ciononostante, il Catania continua a produrre gioco e con Curiale ed il solito Russotto sfiora la rete del vantaggio, peccato che la mira sia di poco a lato. Eppure, sul finire della prima frazione di gioco, ecco che arriva l’episodio per sbloccare il match: Curiale impatta la sfera sotto porta dopo essere stato servito su calcio d’angolo. È il gol che fa esplodere il “Massimino”, ma soprattutto che permette ai rossazzurri di tornare negli spogliatoi con un vantaggio psicologico, in quanto un paio di minuti prima il Fondi era andato vicinissimo al potenziale 0-1 con Serra che, servito da De Sousa, aveva tirato a fil di palo ,concludendo così un bel contropiede della formazione laziale.

Peccato però che la ripresa presenti un registro diverso. I padroni di casa rientrano in campo più morbidi, forse fin troppo convinti della loro superiorità. Ci pensa De Sousa a riportarli sulla terra: al 51′ sfrutta uno svarione difensivo ed insacca alle spalle di Pisseri. Tutto da rifare, dunque. Lucarelli prova a smuovere la situazione con ben cinque cambi, ma i suoi ragazzi non sono mai cinici come vorrebbe. Russotto si danna l’anima sulle fasce, ma gli attaccanti non trovano mai il guizzo vincente. Termina 1-1.

Bene a metà per il primo Catania di stagione. Se nel primo tempo tiene il pallino del gioco, rischiando quasi nulla, nel secondo tempo, invece, non è lucido come dovrebbe. Probabilmente la condizione fisica è ancora deficitaria essendo a fine agosto, ma sicuramente nei primi minuti del secondo tempo gli etnei accusano un calo psicologico che poi, a lungo andare, pagano anche nelle gambe. Da sottolineare comunque l’applauso finale della Curva Nord, atto a sancire la prestazione d’impegno e sacrificio dei propri beniamini.

Insomma, poteva andare meglio sicuramente, ma quando gli attaccanti rossazzurri saranno in forma, è molto probabile che in zona gol si possa fare di più. Sennò saranno cavoli amari.

Federico Fasone

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