Se il Catania è uscito finalmente dalle sabbie mobili lo deve principalmente a due fattori: difesa blindata (solo due gol subiti nelle ultime quattro partite) e l’attacco particolarmente prolifico, infatti sono 10 i gol segnati nelle stesse quattro gare. Dopo aver trovato finalmente la serenità che si aspettava da ormai troppo tempo, la salvezza sembra avvicinarsi a grandi passi dando anche uno sguardo alla situazione intricata dei play off.

A Latina si è visto il vero potenziale della squadra, nonostante l’assenza pesantissima di Calaiò. Con il modulo messo in campo e coadiuvato dalle caratteristiche dei giocatori, Marcolin ha permesso alla squadra di operare in funzione della prima punta: “Pippo” Maniero. Gol, sportellate coi difensori, ripiegamenti in difesa ed almeno tre occasioni nitide create dall’attaccante napoletano. L’area di rigore è il suo terreno di caccia, e probabilmente ancora oggi ai difensori pontini girerà un po’ la testa. E’ stato un Maniero diverso da quello che siamo abituati a vedere quando condivide il reparto con Calaiò, ma nonostante ciò il Catania non può proprio fare a meno dei suoi due attaccanti principi.

Grazie al goal al Latina, “Pippo” ha sfatato un tabù: ha segnato anche senza la presenza in campo dell’amico e compagno di squadra, cosa che fino a domenica scorsa non gli era mai riuscita. Per di più, con la spaccata al volo che ha permesso di portare in vantaggio gli etnei, Maniero ha raggiunto in testa alla classifica marcatori proprio l’arciere. I due battaglieranno fino alla fine per conquistare il titolo di capocannoniere della serie cadetta (a pari merito con Marchi e Cocco), ma già sono entrati nella storia del club come una delle coppie d’attacco più prolifiche; e il Catania, coi propri tifosi, non potrà fare altro che godere nel vederli giocare e segnare, magari proprio a partire dalla sfida cruciale di domani sera, in un Massimino, come sempre, stracolmo di tifosi innamorati.

Dario Marchese