RIPESCAGGIO: 21° PUNTATA DI UNA TELENOVELA AI LIMITI DEL SURREALE
Ventunesima puntata della telenovela “ripescaggio” Calcio Catania. Dopo la sentenza della Caf di giorno 1 Agosto, che aveva di fatto proiettato i rossazzurri verso la Serie B, si è assistito ad una serie innumerevole di colpi di scena e batti e ribatti.
Il momento topico lo si è avuto giorno 13 Agosto quando, con un vero e proprio colpo di mano, la Lega Serie B – con il consenso della Figc, arrivato in extremis dopo un clamoroso tentennamento – varava il calendario del prossimo campionato di Serie B sulla base di un format a 19 squadre al posto di 22, bloccando i ripescaggi ed eludendo così il regolamento che non ammette modifiche al format se non a partire dalla seconda stagione successiva alla delibera. Nel frattempo il Coni sospendeva l’esecutività della sentenza di giorno 1 Agosto e rimandava la decisione definitiva a giorno 7 Settembre.
Da lì, come comprensibile, una baraonda di reazioni. Prima fra tutte quella dell’Amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco, che nella conferenza stampa di ieri promette battaglia – anche penale – affinché vengano rispettati i diritti della società di via Magenta. Il direttore parla di un “piano ben studiato” a capo di cui ci sarebbe un “puparo” pronto ad agire per interessi personali a dispetto del regolamento.
Il regolamento, proprio lui, tirato in ballo anche da vertici politici come Matteo Salvini e Giorgia Meloni, oppure dall’AIC (associazione italiana calciatori) guidata da Damiano Tommasi, che prova ad indire uno sciopero degli addetti ai lavori che tuttavia riceve non molte adesioni. Manifestazioni di dissenso anche dal presidente della Lega Serie C, Gabriele Gravina, che in attesa della decisione del 7 Settembre rinvia l’inizio del campionato a metà Settembre. Nel frattempo, il commissario della Figc, Fabbricini, sostiene l’incomprensibilità di un eventuale sciopero e continua a difendere la scelta di procedere ad una serie B a 19 squadre.
E, infine, c’è il presidente del Collegio di Garanzia del Coni, Franco Frattini, che annuncia una decisione (quella del 7 Settembre) che avverrà nel rispetto delle norme, con la sentenza che arriverà già in serata.
Il tempo intanto scorre inesorabile. Di mezzo c’è il campo, passato suo malgrado in secondo piano, sciolto dai fuochi e dalle fiamme di un’ennesima estate bollente made in Italy.
Antonio Longo
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