RIPARTIRE!
Ripartire! Questo l’imperativo per il Catania dopo la sonora “scoppola” di Monopoli, ultimo e plateale segnale di una flessione di un gruppo che nonostante ciò ha dei numeri più che confortanti. Per farlo, infatti, i rossazzurri dovranno appoggiarsi a dei pilastri che, nonostante la storica brutta figura di domenica scorsa, non vengono assolutamente meno. La miglior difesa del torneo (escludendo il blackout di domenica scorsa inspiegabile per ragioni tecniche), il maggior numero di vittorie esterne e il terzo attacco del girone sono tutti numeri ai quali lo staff tecnico e i giocatori dovranno aggrapparsi per non farsi trascinare dall’ondata di pessimismo che inevitabilmente la piazza riverserà loro contro dopo un tonfo così sonoro.
Purtroppo, e questo è risaputo, nel calcio si passa troppo spesso dall’ottimismo sfrenato al pessimismo cosmico, senza analizzare come a volte anche nelle vittorie e nelle strisce positive vi siano dei limiti evidenti, o che non possano esser sufficienti due stecche consecutive per buttare al vento tutto ciò che di buon o è stato fatto. Bisogna semplicemente cambiare obiettivi, senza dichiarazioni roboanti e che alla luce dei fatti poco bene fanno alla stabilità emotiva della rosa, poco recettiva alle uscite pubbliche del proprio mister, e pensare che forse sia normale che una squadra che da anni tenta di compiere l’ultimo passo per ottenere la promozione come il Lecce possa essere più matura e più pronta rispetto ad un gruppo di giocatori che si è comunque formato solamente questa estate, e che può dunque essere ancora incompleto per poter vincere un campionato.
Peccato insomma, ma ancora c’è un chiaro e importantissimo obiettivo che sembra invece perfettamente alla portata del Catania, ovvero sia quel secondo posto decisivo in chiave play-off attualmente occupato proprio dagli etnei con 5 punti di vantaggio (ma con una gara in più) sui cugini di Trapani, attesi per la rivincita al “Massimino” per una gara che deciderà le sorti della stagione. Non tutto è perduto, dunque. Nonostante le riflessioni delle ultime 48 ore, la scelta della dirigenza è stata quella di dare fiducia a Cristiano Lucarelli, il quale ha comunque portato con tutti i suoi difetti la squadra al secondo posto con 49 punti e ben 15 vittorie (una sola meno del Lecce), e che sta gestendo la prima parte del ritiro post disastro di Monopoli. La scelta sarà giusta o sbagliata? Ognuno ha la sua idea al riguardo e solo a fine campionato sapremo chi ha ragione, certo è che arrivare secondi dietro a una squadra che sembra un vero e proprio rullo compressore e giocare i playoff come una delle chiare favorite non sarebbe affatto un traguardo da buttare via.
(Fonte foto: calciocatania.it)
Claudio Maggio
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