NEMMENO LE BOTTIGLIE FERMANO IL CATANIA: MAZZARANI STENDE IL SIRACUSA AL “DE SIMONE”

Contro tutto e tutti, passa il Catania. In un derby infuocato al “De Simone”, i rossazzurri s’impongono per 1-0 sul Siracusa grazie al guizzo letale di Andrea Mazzarani a metà ripresa. In terra aretusea succede davvero di tutto, con protagonisti in negativo i tifosi di casa, capaci di gettare addosso a Pisseri e altri giocatori etnei bottigliette e altri oggetti contundenti. Alla fine, però, a trionfare è l’Elefante, nonostante il rigore sbagliato da Ciccio Lodi all’80°. Grazie al clamoroso pareggio del Lecce contro l’Akragas e alla sconfitta del Trapani in quel di Fondi, gli uomini di Lucarelli volano al secondo posto in solitaria, a -1 dai pugliesi e con una gara in meno.

 

LA PARTITA – Lucarelli conferma il vincente 3-5-2 delle ultime 5 gare. Davanti a Pisseri, pacchetto arretrato composto da Aya, Tedeschi e Bogdan. A centrocampo, spazio a Semenzato, Mazzarani, Lodi, Biagianti e Marchese; in avanti, la novità più importante è costituita dalla presenza dal primo minuto di Ripa in coppia con Andrea Russotto. Sin dalle prime fasi di gara, il match appare combattuto, con i padroni di casa aggressivi e intenzionati a far male al Catania. Durante i primi 45 minuti, però, accade poco o nulla, con i rossazzurri attenti a chiudersi e non concedere spazi alla formazione di Paolo Bianco. La prima frazione di gioco si chiude a reti inviolate: 0-0 e tutti negli spogliatoi. Nella ripresa, il copione cambia decisamente. Sì, perchè la squadra etnea sale in cattedra prepotentemente, costruendo azioni e palle gol a ripetizione. Al 49°, Mazzarani fa esplodere di gioia la panchina rossazzurra, ma il suo gol viene annullato per un dubbio tocco di mano prima della conclusione a rete. Poco male, tuttavia, perchè dopo un clamoroso errore di Semenzato a pochi metri dall’estremo difensore siracusano, arriva la rete del vantaggio. L’autore si chiama proprio Andrea Mazzarani, bravo a concretizzare all’interno dell’area di rigore una spettacolare triangolazione con Lodi e Russotto. 0-1 e gara totalmente in discesa. Il Siracusa, infatti, appare tramortito e non riesce più a reagire, nonostante un Tino Parisi (ex della contesa) parecchio pimpante sulla fascia destra. Al 70°, succede l’incredibile, un episodio che niente ha a che vedere con il mondo dello sport. I tifosi di casa, inferociti e delusi dall’andamento della gara, si sfogano contro Pisseri, lanciando sul numero 12 rossazzurro bottigliette e altri oggetti contundenti. Una sorta di far-west, insomma, con il direttore di gara costretto addirittura a sospendere la gara per circa 10 minuti. Alla ripresa delle ostilità, tuttavia, il Catania non si scompone affatto e anzi va vicino al raddoppio: Mazzarani (man of the match) si guadagna un calcio di rigore all’80°, ma Ciccio Lodi spedisce il pallone sul palo e spreca la ghiotta occasione, nonostante l’arbitro avesse in un primo momento convalidato la successiva ribattuta del 10 catanese.

Dopo 8 minuti di recupero, arriva il fischio finale. Trionfa il Catania, per la sesta volta consecutiva, proprio come nella storica stagione 2005-2006. Clamorosi i numeri della squadra etnea e di Pisseri, imbattuto ormai da più di 540 minuti. Questa stagione sì, sembra davvero essere quella della definitiva rinascita. Adesso, il prossimo ostacolo si chiama Sicula Leonzio: al “Massimino” parte la caccia alla settimo sigillo di fila.

Daniele D’Alessandro

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