CATANIA, DÀ UN SEGNALE ALLA TUA GENTE
Negli ultimi giorni, a differenza di quello che la tifoseria catanese si augurava, nulla è stato affermato in merito alla giornata rossazzurra, gara per la quale come da tradizione non varranno gli abbonamenti. Scelta fin troppo temeraria da parte della società, viste anche le ultime uscite casalinghe, andate in scena in un “Massimino” semi deserto.
La decisione di manifestare il proprio dissenso da parte dei gruppi di tifo organizzato della Curva Nord, rappresentativi del più acceso e fedele ramo del tifo etneo, non sono stati sufficienti per aprire gli occhi e capire quanto sconforto ci sia nei confronti di questa squadra, la quale nulla ha fatto nell’ultimo periodo per far cambiare idea al suo pubblico.
Cifre eloquenti, 837 i paganti contro il Francavilla, dovrebbero portare, se si vuole riavvicinare il Catania ai catanesi, a prezzi stracciati, biglietti quasi omaggio, quasi come una richiesta di aiuto implorante vista la situazione disperata (Catania in questo momento fuori dai play-off, cosa quasi impossibile da pronosticare non più tardi di un mese e mezzo fa). Invece si chiede un ulteriore sforzo a chi, spinto dall’amore per i propri colori, ha dato fiducia al progetto, acquistando l’abbonamento per le gare casalinghe.
La giornata rossazzurra dovrebbe tenersi in occasione del derby contro il Siracusa, ultima gara tra le mura amiche della stagione, decisiva per le residue speranze di qualificazione alla post-season, partita in cui l’aiuto del pubblico potrebbe essere decisivo come ai bei tempi andati, quando anche le corazzate della Serie A temevano la trasferta al “Cibali”, e spesso lasciavano la Sicilia sconfitte. Tempi lontani, soprattutto a giudicare da quegli spalti vuoti, freddi e silenziosi che caratterizzano le ultime uscite.
Ci sarebbe voluto un segnale forte per richiamare la gente a stare vicino alla propria squadra del cuore, ancora una volta, nonostante tutto. Ma così non è stato, almeno fino ad ora.
Claudio Maggio