VENT’ANNI CHE NON CI SEI PIÙ. CIAO PRESIDENTE…

4 Marzo 1996. Per la Catania di fede rossazzurra sembra un giorno come tanti. Uno di quelli trascorsi a programmare l’imminente trasferta in uno dei tanti campi polverosi della serie C2 girone C. Nello specifico quella di Fasano, in Puglia. Una città, Catania, dal punto di vista calcistico ancora ferita dalla radiazione del 1993, che l’ha relegata ad una faticosa risalita dal campionato di Eccellenza. Momenti difficili nei quali, tuttavia, spicca a chiare lettere l’immane capacità del catanese di esaltarsi proprio nelle difficoltà, di non mollare mai.

Anche quel 4 Marzo 1996 era uno di quei giorni. Finché, ad un certo punto, arriva la terribile notizia. Una di quelle di fronte alle quali non c’è reazione d’orgoglio che tenga: in un incidente stradale sull’autostrada Catania-Palermo, nei pressi di Scillato, muore Angelo Massimino. Proprio lui, il “Presidentissimo”, riconosciuto all’unanimità come simbolo del Calcio Catania. Un amore vero quello tra Angelo Massimino e il Catania. E, pertanto, come gli amori più genuini, caratterizzato da alti e bassi.

Come dimenticare le due promozioni in Serie A ottenute rispettivamente nel 1969 e nel 1983. Come non ricordare quel 1987 quando Massimino, stanco delle critiche della tifoseria, decise di cedere la squadra ad una cordata di imprenditori per poi tornare “a furor di popolo” nel 1992 come salvatore della patria. Più tardi vi fu una durissima battaglia giudiziaria nella quale il presidente mostrò tutto il suo attaccamento ai colori rossazzurri. Sempre spontaneo davanti ai microfoni, Angelo Massimino era un uomo che, attraverso uno stile inimitabile, sapeva divertirsi e far divertire. Innumerevoli gli sketch, catalogatosi nel tempo come pietre miliari della televisione siciliana e non solo.

Oggi, 4 Marzo 2016, sono trascorsi esattamente 20 anni da quel giorno. Un’eternità. Eppure, scherzo del destino, oggi è ancora uno di quei giorni trascorsi a programmare una imminente trasferta pugliese valida per il campionato di Serie C, oggi Lega Pro. Ancora una volta, infatti, come allora, la Catania calcistica è di nuovo lì, a patire atroci sofferenze. E chissà in quanti, in un momento come quello nostrano, non staranno rimpiangendo lo spirito battagliero del presidente Angelo Massimino.

Antonio Longo

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