TESTA BASSA E PEDALARE

Sogno e realtà. Due strade che da sempre si intrecciano. E, a volte, si scontrano. È il caso del Catania che da una parte coltiva sogni di gloria, con il dichiarato obiettivo di raggiungere i play-off a fine stagione. Su un altro versante, invece, la classifica parla di una squadra ad oggi relegata all’ultimo posto, ancora in attesa di raggiungere “quota 0”.

È vero che c’è ancora una gara da recuperare – mercoledì, al “Massimino”, ore 20:30 contro il Fondi – ma è altrettanto innegabile che fino a questo momento i rossazzurri sul campo hanno viaggiato ad una media di 1,2 punti a partita. Forse sufficiente in chiave salvezza, ma troppo poco per chi ambisce alle posizioni che contano ed è costretto a pedalare più degli altri a causa della penalizzazione di 7 punti.

La sconfitta con l’Akragas, per come è maturata, è un duro colpo da digerire. Tuttavia, il calendario non lascia spazio a depressioni e recriminazioni. Il recupero di mercoledì ha già il sapore del classico match da dentro o fuori. In tal senso, fallire l’appuntamento con i 3 punti potrebbe significare dover ridimensionare obiettivi e ambizioni.

Lo sa bene mister Pino Rigoli, ben consapevole del valore dei suoi uomini che, risultati a parte, hanno comunque messo in mostra un tasso tecnico importante. Lo sa bene la piazza, certamente delusa, ma ancora desiderosa di riscatto. E allora, adesso come non mai, testa bassa e pedalare.

Antonio Longo

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