UNA PAROLA E UNA MANO SUL PETTO: LODI E IL CATANIA SEMPRE PIÙ VICINI

L’avevamo detto qualche giorno fa. Francesco Lodi e Pietro Lo Monaco si erano già visti e parlati. In quel colloquio c’è stata subito un’intesa, ma il problema era il contesto. Da un lato quel contratto che lega ancora il calciatore all’Udinese, società militante in massima serie che avrebbe anche voluto monetizzare, ma che d’altra parte non si permetterà di pagare ancora l’ingaggio di un giocatore ormai fuori dal progetto tecnico; dall’altro lato, invece, la Lega Pro e le casse di un Catania che cerca di fare il mercato spendendo zero, grazie anche alla grande esperienza del direttore, che sta letteralmente sudando sette camicie per risollevare la situazione economica della compagina etnea.

Stavolta, però, sembra che qualcosa si sia sbloccata. Le vie del mercato sono infinite e si sa quali risvolti possano prendere le trattative fra club e giocatori negli ultimi giorni, ormai prossimi alla chiusura. Lodi vuole tornare in rossazzurro per affermarsi condottiero; Lo Monaco cerca un altro “senatore” da affiancare ai vari Biagianti, Bergamelli e, ultimo arrivato, Giovanni Marchese.

Tutto potrà essere definito già dopo la partita di Fondi. Intanto la memoria va alle pagine di storia rossazzurra che il centrocampista campano ha disegnato nelle sue due precedenti avventure con la maglia del Catania, sia nel bene che nel male.

Batte la mano sul petto. Grida verso la curva. Una parola data a Lo Monaco vale più di altre mille. Il giorno della verità è ormai vicino.

Federico Fasone

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