RITARDO INACCETTABILE: UN DANNO ENORME PER TUTTI

Ufficialità sì; ufficialità no; ufficialità forse. Un giochetto che va avanti ormai da otto giorni che sarebbero dovuti essere cruciali per definire piani e strategie in vista del prossimo campionato di Serie B. E invece – mentre i vertici federali sono ancora sotto l’ombrellone – la società di via Magenta si trova ferma al palo, soprattutto sul mercato.

Fino a quando, infatti, non si avrà la matematica certezza dell’approdo in cadetteria, risulta complicato portare a termine operazioni riguardanti un target di calciatori congeniali alla B. Almeno tre le trattative in fase già avanzata, la cui definizione però viaggia di pari passo con l’ufficializzazione del ripescaggio. Qualora quest’ultima non dovesse giungere in tempi brevi, i calciatori si troverebbero nelle condizioni di dover prendere in considerazione anche offerte provenienti da altri lidi, considerando che da questa stagione la sessione di calciomercato si chiuderà a metà Agosto.

Nel frattempo l’inizio della regular season incombe sempre più. Così come l’esigenza di affinare schemi e meccanismi in vista del campionato. I ritiri si sono di fatto conclusi a fine Luglio e il Catania ad oggi non è al corrente della categoria sulla quale fondare la propria preparazione. Un handicap pesante da sostenere, soprattutto da un punto di vista strettamente fisico.

Danni incalcolabili, con tanto di beffa visto che, in occasione del match di Coppa Italia contro il Foggia, i rossazzurri non hanno tesserato nemmeno i nuovi acquisti già in rosa. E il motivo è ancora una volta da attribuire a questa situazione di precarietà burocratica (se così vogliamo chiamarla). E, proprio per adempiere al tesseramento dei nuovi acquisti, il cui termine ultimo era fissato per ieri, il Catania ha dovuto presentare un’ulteriore fideiussione di 800 mila euro. Un esborso economico non indifferente, che si somma a quelli già effettuati per iscriversi al campionato di B. Quella che si appresta a volgere al termine, pertanto, è l’ennesima estate bollente di un sistema sempre più in crisi, quasi ai limiti del grottesco, dove l’arrivo di Cristiano Ronaldo assume i contorni di uno specchietto per le allodole.

Fonte foto: Gazzetta dello Sport

Antonio Longo

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