PRIMA CALIL, POI PAOLUCCI E DI CECCO: UN CATANIA D’ATTACCO RIBALTA LA JUVE STABIA

“Chi ben comincia, è a metà dell’opera”. Il Catania parte con il piede giusto in campionato, i rossazzurri battono 3-1 la Juve Stabia al “Massimino” e conquistano i primi tre punti della loro stagione. Pomeriggio caldo ma emozionante al vecchio “Cibali”, gremito da circa 8 mila spettatori che, prima dell’inizio del match, hanno dedicare un toccante applauso in occasione del minuto di silenzio in ricordo delle vittime del terremoto in Centro Italia.

4-3-3: è questo il modulo scelto da un tarantolato Pino Rigoli per ‘pungere’ le “Vespe” gialloblù. Davanti a Pisseri, Nava, Bastrini, Dràusio e Djordjevic compongono il pacchetto arretrato. Silva, Scoppa e capitan Biagianti a far da diga in mezzo al campo, con il trio atomico formato da Russotto, Calil e Michele Paolucci pronto a seminare il panico nella difesa disposta da Fontana.

I primi 15 minuti del primo tempo vanno via senza alcun sussulto, con le due squadre prodighe nello studiarsi e non rischiare alcunchè. Al 19’, però, è la Juve Stabia a passare: sponda di testa in area di rigore da parte di Zibert – ex obiettivo di mercato del ‘direttore’ Lo Monaco – e scavetto di Francesco Lisi a scavalcare l’incolpevole Pisseri in uscita.

0-1, Catania sotto. I rossazzurri, però, sospinti dal tifo incessante del proprio pubblico, non ci stanno. La Nord e la Sud – belle e colorate come sempre – incitano Biagianti e compagni. Che reagiscono, prepotentemente. La formazione di Rigoli comincia ad attaccare, le occasioni si susseguono una dopo l’altra, con una certa pericolosità. Al 36’, il “Massimino” torna ad esplodere. Lancio da lacrime agli occhi di Scoppa, Calil s’invola verso la porta di Russo e con un meraviglioso pallonetto beffa il portiere della squadra campana. Boato. Gol spettacolare del trequartista brasiliano, rivitalizzato dalla cura dell’ex guida dell’Akragas. 1-1 – meritato – e fine prima frazione di gioco.

Nella ripresa, il leitmotiv è sempre lo stesso. Il Catania domina, spinge forte sin da subito. A centrocampo, si fa sentire la presenza di Silva e Biagianti, assistiti dalla regia impeccabile firmata dall’ex talento argentino dell’Atletico Rafaela. Il vero uomo in più, tuttavia, si chiama Andrea Russotto. Indemoniato, instancabile, infermabile. Ma anche – e soprattutto – decisivo. E proprio grazie a una percussione sulla destra del ‘Diez’, la squadra dell’Elefante va in vantaggio. Marcatore? Che domande, Michele Paolucci. Capocannoniere nella pre-season a Torre del Grifo, subito bomber implacabile anche in campionato. Romantico, come sempre, nell’appuntamento con il gol. Rapace, come il più letale dei killer d’area di rigore, nel battere da pochi metri l’incolpevole numero 1 stabiese. 2-1, Cibali in delirio. Gara in ghiaccio, bottino in cassaforte. Al 95’, infatti, Domenico Di Cecco chiude definitivamente la pratica, fissando in contropiede il risultato sul 3-1.

Alla fine gode il Catania. Meritatamente. I rossazzurri festeggiano i primi 3 punti della stagione, portandosi così a quota -4 nella classifica del girone C. La rincorsa della banda di Rigoli è cominciata. Segnali positivi, positivissimi. Perché si sa, “chi ben comincia, è già a metà dell’opera”.

 Daniele D’Alessandro

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