NON BELLI MA VINCENTI: COL RENDE È 1-0

Riprendere la marcia. Era questo l’imperativo in casa Catania dopo la debacle di Siracusa. La vittoria di misura col Rende è in tal senso una boccata d’ossigeno per la classifica e per il morale. Anche perché le dirette concorrenti continuano a macinare punti, con la Juve Stabia vittoriosa di misura contro la Paganese e il Trapani corsaro a Siracusa.

Sottil conferma l’ormai canonico 4-3-3 con  il trio Di Piazza-Manneh-Curiale in avanti. A centrocampo conferma per Carriero insieme a Lodi e Biagianti. Nei quattro di difesa spazio alla freschezza di Baraye a sinistra.  Pronti via ed è subito l’attacante ex Lecce a sbloccare il match al 21° sfruttando la corta respinta del portiere ospite Savelloni su un colpo di testa di Aya. E’ un Catania a intermittenza quello dei primi 45 minuti, con buone trame a cui si alternano errori di precisione soprattutto negli ultimi trenta metri. Il Rende, dal canto suo, solo in pochissime occasioni riesce ad impensierire la retroguardia rossazzurra.

Diverso il canovaccio dei secondi 45 minuti di gioco, con gli ospiti più sbottonati e pericolosi dalle parti di Pisseri e il Catania che non ne approfitta in contropiede (clamorose le occasioni capitate a Curiale che, in campo aperto, a tu per tu con Savelloni, manda prima alto e poi fuori). Sottil, nel frattempo, decide di togliere dal campo i nuovi Carriero e Di Piazza e affidarsi all’usato sicuro costituito da Bucolo e Barisic. Ma i giri del motore dei rossazzurri calano progressivamente e i calabresi tentano così qualche incursione provocando anche qualche brivido ai circa 8mila del “Massimino”.

Finisce così 1 a 0. L’obiettivo è raggiunto. Anche se Sottil deve fare i conti con le solite criticità. Troppo alta, nello specifico, la percentuale di passaggi sbagliati, soprattutto nella ripresa. Da segnalare, invece, l’ottima prova del reparto difensivo con Silvestri e Aya sugli scudi. Adesso domenica prossima c’è la Vibonese.

Antonio Longo

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