IL D.G. BONANNO TRACCIA UN PRIMO BILANCIO DELLA STAGIONE

“La proprietà non ci ha dato obiettivi per quest’anno, è lontana dalla squadra. La volontà, al momento, resta quella di vendere.”
Così Pippo Bonanno, d.g. del Calcio Catania, a margine della conferenza stampa a Torre del Grifo.

Dopo le vicissitudini estive e la chiusura del mercato, infatti, il direttore  ha ritenuto doveroso sostenere una conferenza stampa, al fine di tracciare un primo bilancio della stagione.

Sono state ben 67 le operazioni del Catania in questa sessione estiva di mercato (21 in entrata e 46 in uscita), a dimostrare quanto sia stato faticoso il lavoro della dirigenza rossazzurra quest’estate.

“L’obiettivo primario era quello di alleggerire consistentemente un monte ingaggi proibitivo per la categoria, abbattuto di 17-18 milioni di euro. Le uscite, invece, si aggirano sui 2,3 milioni. Tutto ciò è stato fatto per salvaguardare lo stato patrimoniale del Calcio Catania, che adesso detiene un monte ingaggi inferiore a squadre come Foggia e Benevento. Qualche debito è rimasto, ma la situazione economica è ampiamente sotto controllo. Leto, Monzon e Rolin hanno stipendi importanti, ma cercheremo di risolvere anche i loro contratti perché potrebbero essere problematici per la società. Il paracadute doveva servire per tornare in Serie A in due-tre anni, ma alla fine non è riuscito a coprire tutto il disastro. La proprietà adesso è in grado di effettuare una valutazione della società per venderla.”
Esordisce in questo modo Pippo Bonanno, che poi effettua un confronto fra il “ciclo Pulvirenti” e quello che sta nascendo adesso:”Quando Pulvirenti comprò il Catania, la sua convinzione fu talmente forte che Lo Monaco lo giudicò un pazzo. La storia ha parlato per quel progetto, mentre noi siamo arrivati con la consapevolezza di dover dare un futuro al Catania. Abbiamo in mente molte cose, ma prima dobbiamo vedere quale sarà il futuro della società.”

Il d.g., più tardi, si esprime su quale potrà essere l’obiettivo stagionale del Catania:” Il passaggio obbligato è quello di azzerare il passato, sia dal punto di vista economico, che da quello della credibilità. Dire altro mi sembra un azzardo. Ci stiamo occupando del Catania, a prescindere dalla proprietà. Credo che l’amore per la maglia che prova il tifoso catanese possa ridurre le distanze di questi ultimi due anni.”

Proprio negli ultimi due anni Bonanno si era allontanato dalla società, chiarendo:”Venivo considerato un fastidio. Le mie idee erano diverse rispetto a quelle della dirigenza precedente, così ho preferito mettermi da parte, dopo aver mostrato tutte le perplessità che avevo sulla gestione della società. Quando sono stato richiamato, ho sentito il dovere di tornare per amore del Catania.”

Bonanno esprime la propria idea anche sulla squadra costruita in collaborazione col d.s. Pitino:”I ragazzi formano già un gruppo, ma devono diventare una vera squadra. Niente voli pindarici, i ragionamenti si faranno più avanti. Abbiamo molti giocatori che vengono dalla Salernitana perché abbiamo buoni rapporti con la società campana, alla quale abbiamo inoltre venduto diversi atleti. Il “blocco Novara”, invece, deriva dal fatto che cercassimo giocatori pieni d’esperienza. Il Catania visto a Matera, infatti, è stato camaleontico, sapendo calarsi nella parte quando le diverse fasi di gioco lo richiedevano. Tino Parisi è stato scelto come capitano perché è stato l’unico a rimanere dopo quest’estate. Ci dispiace infinitamente aver dovuto lasciare fuori dalla lista Ramos e De Rossi. Sono due ragazzi di prospettiva che non bocciamo e che non dobbiamo bruciare. La necessità di avere dei centrali di ruolo disponibili ha prevalso sulla scelta.”

Infine, il direttore Bonanno dà ai giornalisti la notizia di aver trovato una soluzione per il contratto di Giampiero Ventrone, ex preparatore atletico dei rossazzurri, ma soprattutto quella di essersi legato al Calcio Catania per i prossimi tre anni.

Federico Fasone

 

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