IL CONTRAPPASSO DI MAKS

È il contrappasso dell’inferno dantesco la preziosa moneta con cui Maks Barisic sta pagando la posizione in campo scelta per lui da Lucarelli: più lo allontana dalla porta, più segna.

Buona sorte per il ventitreenne, utilizzato dall’allenatore a centrocampo quando il Catania attacca ed addirittura terzino di una difesa a cinque quando difende. E così il numero nove sloveno continua a sudare sulla fascia in silenzio, a discapito del suo numero di maglia e degli insegnamenti di gioventù, che di certo gli hanno insegnato ad essere un killer sotto porta e non a difesa della stessa, e regala ancora e ancora prestazioni spaventosamente precise e generose.

In 33 partite tra Andria e Catania, Barisic ha regalato 8 gol ed un assist quest’anno, numeri da porre in rilievo e su cui riflettere attentamente, posta la difficoltà delle punte rossazzurre di trovare il gol quest’anno. Passare ad una difesa a quattro garantirebbe infatti alla furia dell’Est di poter riservare tutte le sue energie in attacco, arrivando più lucido alla conclusione. Nonostante ciò Maks non sembra per nulla affaticato nelle nuove vesti di esterno a tutta fascia, e come direbbero in qualsiasi tradizionale Bar Sport dovrebbe anche sopportare queste novità perché “chi vince ha sempre ragione” e “squadra che vince non si cambia”.

Ma noi non siamo un Bar Sport, e Barisic vorremmo proprio vederlo lì davanti, alla destra di Curiale

Carlo Maria Castiglione

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